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LIVE Non è la D’Urso: Tony Colombo attacca De Magistris, flash mob era autorizzato!

Tony Colombo porta le prove e le autorizzazioni per il criticato flash mob

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La puntata del 3 aprile di LIVE – Non è la D’Urso si è aperta subito con il match dedicato alle “ricchezze choc”: ovvero tutti coloro che in maniera più o meno accentuata hanno dimostrato le loro ricchezze, chi sui social e chi nella vita di tutti i giorni. Fra i dieci protagonisti di questo talk, c’erano anche il cantante neomelodico Tony Colombo e sua moglie Tina Rispoli. I due coniugi sono stati chiamati a replicare alle numerose polemiche piovute a causa della loro cerimonia di nozze, che li ha visti sfilare in giro per la città di Napoli a bordo di una carrozza che è poi culminato in un flash mob in Piazza del Plebiscito. 

Sul web l’indignazione è stata quasi totale e ad unirsi al coro delle persone che si sono schierate contro questi festeggiamenti c’è anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha preso le distanze. Tony Colombo ha replicato all’uomo in diretta tv… e portando delle prove.

LIVE Non è la D’Urso: Tony Colombo attacca De Magistris

«Il Sindaco di Napoli è un bugiardo! Io non ho inventato nulla. Non ho voluto farmi pubblicità addosso a nessuno e ho qui tutte le carte… Doveva sposarci lui!” – ha subito rivelato Tony Colombo –Non volevo sfruttare l’immagine di Napoli, ma regalare un sogno a mia moglie. Io qui ho i documenti choc, come li chiami tu, che dimostrano che avevo tutte le autorizzazioni per montare il gazebo in Piazza del Plebiscito” aggiunge, difendendosi dall’accusa di aver occupato abusivamente a Napoli per il famoso flash mob musicale. “Abbiamo perfino l’e-mail del comune dove ci hanno autorizzato per il flashmob, che era anche indirizzata alla polizia” conclude.

Il cantante ha tirato fuori molti altri documenti fra cui un foglio in cui si certifica che proprio De Magistris avrebbe dovuto celebrare le nozze: “Noi abbiamo il certificato con tanto di bollo e di firma che il celebrante doveva essere lui” ha spiegato, mostrando in camera una fotocopia di un certificato firmato e bollato dal comune.

Il siparietto si conclude con una lieta rivelazione: “In questi giorni siamo stati male dopo il matrimonio… e mia moglie è in dolce attesa!”.

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