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Crescono gli ascolti di Pomeriggio 5 ma la storia di Giuseppina e del figlio divide

Gli ascolti di Pomeriggio 5 sono in crescita: il pubblico segue con interesse la storia di Giuseppina ma si divide

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Barbara d’Urso torna a fare breccia nel cuore degli italiani. Niente politica, niente informazioni in tempo reale su quello che sta succedendo in Italia. Ma una storia del nostro paese, di quelle che si pensano che non accadano, e che invece sono lo specchio di un’altra parte di Italia che Pomeriggio 5 ha sempre raccontato, prima di cambiare pelle. Piaccia o meno il modus operandi di Barbara d’Urso, è la chiave del suo successo. Ne è dimostrazione il fatto che la puntata di ieri del programma di Canale 5, ha registrato ascolti in crescita, avvicinandosi molto a quelli di Rai 1, con La vita in diretta.

La storia di Giuseppina e del figlio a Pomeriggio 5

Nella puntata del 28 gennaio 2022, la conduttrice ha dato ampio spazio alla storia di Giuseppina e di suo figlio, una storia che però divide il pubblico a casa. Se infatti tutto era iniziato con la segnalazione di un medico che parlava di un ragazzo segregato in casa, in un piccolo paese in Calabria nel catanzarese, e di una madre che si approfittava di questa situazione, le cose si sono poi ribaltate successivamente. I giornalisti di Canale 5 erano arrivati a Vallefiorita dopo questa segnalazione. Si parlava di un ragazzo di 20 anni che viveva legato, un ragazzo che sembrava essere un cavernicolo, che non sapeva parlare, camminare, mangiare, andare in bagno da solo. Un ragazzo che poi, era stato portato in una struttura, dove è ricoverato da un mese. La posizione di Barbara d’Urso era quella di una persona informata da un medico di tutto questo e che quindi ha creduto per filo e per segno alle parole di chi aveva fatto anche delle perizie. Poi la signora Giuseppina e il suo avvocato hanno raccontato una storia opposta e la conduttrice, ha voluto dare spazio anche alla versione della donna. Giuseppina ha mostrato una casa completamente inagibile: senza vetri alle finestre, senza riscaldamento, senza un bagno degno di questo nome, con muffa, perdite, pericoli in ogni angolo. Ha raccontato di suo figlio che ha fatto le scuole, che sa parlare, che esce quando possibile. Ma che è un ragazzo difficile, violento, ma anche molto intelligente. Ha spiegato che mangia, va in bagno da solo , ma anche che ha sempre cercato una struttura per lui, senza che nessuno lo volesse. Rifiuta ogni accusa: non lo hai legato, suo figlio non è mai stato segregato.

Una storia che ha diviso anche il pubblico a casa e che divide persino gli abitanti del paese che commentano sui social ma che raccontano storie diverse. C’è chi dice che la signora ha provato ad aiutare il figlio ma non ne ha le possibilità. Chi dice che il comune le aveva dato una casa nuova ma che lei pretendeva che fosse aggiustata quella di sua proprietà. C’è chi dice che il ragazzo scappava spesso di casa, a volte anche nudo.

Impossibile capire da che parte sta la ragione, la speranza è quella si possa aiutare il ragazzo, la vera vittima di questa situazione.

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