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Il monologo di Stefano de Martino a Le Iene: “Essere normali è bello”

Dallo studio de Le Iene le parole di Stefano de Martino: nel suo monologo l'importanza della normalità

stefano de martino

C’era grande attesa per le parole di Stefano de Martino a Le Iene. Il conduttore di Stasera tutto è possibile è stato ospite della puntata in onda il 25 maggio 2022 e ha regalato al pubblico di Italia 1 un monologo durante il quale ha cercato di mettere al centro l’importanza della normalità. De Martino ha spiegato: “Oggi chi si è esprime in pubblico è necessariamente chiamato a fare qualcosa di speciale, unico ed irripetibile. E io quindi mi sono chiesto: perché? Viviamo nella fiera del superlativo, gli ospiti sono sempre straordinari, gli show sono sempre sensazionali, le modelle sono sempre top, i libri sono sempre best seller e le notizie sono solo choc.” Una citazione anche a Barbara d’urso, quella che arriva da De Martino nel monologo a Le Iene a quanto pare…

Poi ha continuato: “In questi reiterati eccessi in larga scala si creano modelli di bellezza, fama e ricchezza non raggiungibili e questo porta ansia e frustrazione per quelli che ambirebbero ai traguardi proposti dai media e dai social a cui non potranno mai arrivare.

Il monologo di Stefano de Martino a Le Iene: l’importanza della normalità

Però c’è un antidoto all’inflazione dei superlativi, ed è la grammatica. Seguitemi: la grammatica distingue il superlativo in due tipi. C’è il superlativo assoluto: bellissimo, ricchissimo, famosissimo. Però questo superlativo assoluto è un dittatore, non accetta nessun confronto. È dispotico. E pure un po’ antipatico, e ci mette sotto stress. A me sta simpatico, invece, il superlativo relativo. Il superlativo relativo è democratico. Perché, al posto di dire “ricchissimo, bellissimo, famosissimo”, lui dice: “il più bello, il più ricco, il più famoso”, si mette in relazione. Accetta i termini di paragone. È uno di noi. Quindi, se tu, con il superlativo assoluto, devi essere “bellissimo” punto e basta, con il superlativo relativo, potrai essere “il più bello” in un ambito a tua misura: il papà più bello per tuo figlio, il più ricco di attenzioni per chi ami” ha detto il conduttore di rai 2.

E poi ha detto: “L’ordinarietà è importante! Senza di essa, senza un termine di paragone, lo straordinario non potrebbe esistere. Essere normali è bello. ” Concludendo: “E spesso ti fa guadagnare l’amicizia, il rispetto e l’amore di quelli che stanno attorno a te. E comunque, non crediate che sia così facile: lo diceva anche Lucio Dalla: l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.”

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