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L’avvocato Meschini amico della Lollobrigida: “Più volte Gina si è confidata con me”

Dopo l'intervista di oggi del figlio di Gina Lollobrigida parla anche l'avvocato Filippo Meschini e dice tutta la verità

legale lollobrigida

Tra i tanti volti e nomi che abbiamo visto e ascoltato dopo la morte di Gina Lollobrigida il suo legale, Filippo Meschini, è sempre rimasto solo in ascolto, non si era mai esposto. Lo fa a Oggi è un altro giorno, solo adesso, dopo l’intervista che Milko, il figlio di Gina Lollobrigida ha rilasciato a La Repubblica. Una serie di domande pronte per il legale, l’intento è ovviamente quello di fargli dire qualcosa in più di questo caso su cui non cala l’attenzione. La domanda sui famosi ben di grande valore venduti, quelli di cui Gina Lollobrigida aveva consapevolezza o meno. L’avvocato Filippo Meschini quel giorno c’era, il pubblico ministero mostrò all’attrice il catalogo delle opere. “L’intero pomeriggio, era luglio ed era molto caldo” Gina Lollobrigida aveva 92 anni, tre anni fa. “I processi si fanno in tribunale e oggi mi piacerebbe più condividere un ricordo della sfera privata della Lollobrigida” ma il giornalista insiste e il legale conferma: “Il pubblico ministero la mise a suo agio per affrontare questo tema” ma non vuole aggiungere altro, perché è un tema che è sotto osservazione dell’autorità giudiziaria. Sull’intervista di Milko invece ha qualcosa da dire.

Il legale di Gina Lollobrigida, suo confidente

“Si la posizione di Milko, che è poi l’oggetto della denuncia contro Andrea Piazzolla, la conoscevamo e quello rappresenta il suo punto di vista. Ma io sono in grado di esprimere il punto di vista di Gina che più volte so è confidata con me e mi ha espresso il dolore per questa vicenda e quelle che erano a suo modo di vedere i motivi di dispiacere e dolore provati dal figlio. Era addolorata e dispiaciuta”.

E’ ancora l’avvocato Meschini a ricordare che il figlio di Gina Lollobrigida ha assunto delle iniziative che erano in palese contrasto con la volontà e i desideri della madre: “Sicuramente la goccia è stata l’iniziativa di ricorrere al giudice tutelare per richiedere l’amministratore di sostegno e questo fu motivo di disagio, imbarazzo e umiliazione per la Lollo”.

Milko dice di essere stato costretto perché era tutto nelle mani di Andrea Piazzolla ma il legale è certo che Gina avrebbe preferito confrontarsi con il figlio e non sottoporsi a quella che lei pensava fosse una umiliazione. Addirittura la Lollo gli chiese di chiedere aiuto al presidente della Repubblica perché era una cosa che non accettava. E’ l’ennesima testimonianza a favore di Andrea Piazzolla.

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