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Un’altra lettera di Luciana Littizzetto alla Meloni: donne e figli

Anche questa settimana Luciana Littizzetto ha scritto una lettera a Giorgia Meloni: il testo dalla puntata di Che tempo che fa del 29 ottobre

lettera littizzetto

Inizia così la lettera di Luciana Littizzetto a Giorgia Meloni, la seconda consecutiva dopo quella della passata settimana. Nella puntata di Che tempo che fa in onda il 29 ottobre, la Littizzetto scrive ancora alla premier: “Cara Giorgia, cara presidente, anzi, caro presidente. Fu Giambruna, ora Meloni singola, quindi Melona. Ti parlo da un’altra rete… come avrai saputo ci siamo trasferiti, ma noi qui stiamo bene, abbiamo tutto quel che ci serve, adesso siamo americani e come tali siamo tuoi alleati“.

E poi: “Una rete che ha molto in comune con Mediaset, infatti anche qui Giambruno, Jean Maron, non c’è“.

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La lettera di Luciana Littizzetto a Giorgia Meloni dalla puntata del 29 ottobre di Che tempo che fa

La lettera di Luciana Littizzetto prosegue così:

Scrivo questa letterina a te che sei Giorgia, sei una donna, e sei soprattutto una madre. Tu che rappresenti tutta la famiglia italiana: fratella d’Italia, cognata di Lollobrigida, sorella del capo del tuo partito, badante di Salvini. Tu che sempre sostenuta sei, dalla nostra roccia, la ministra Roccella. Roccella come Jonica, Roccella come l’acqua della salute. E visto che è vicina alla Chiesa, Roccella di Rovo.

Poi citando la manovra 2024 e i bonus asilo per i secondi figIi:

E noi abbiamo visto la luce. È un tuo obiettivo hai detto. Che è bello avere obiettivi, Giogi, pensare in grande, guardare lontano, avere un dream. Un sogno. Come diceva Martin Luther King. Anche io Giorgia ho l’obiettivo di vincere Miss Italia. Anelo. Ma non credo succederà. E qui è uguale.Scusa se te lo dico Melons, ma se non ci sono gli asili nemmeno per il primo, cosa ci serve l’asilo gratis per il secondo? Non ci sono Giorgia. Segnatelo. Non ci sono asili a sufficienza. E quelli che ci sono hanno liste d’attesa che neanche una borsa di Hermes. Code lunghe come fuori dall’Euronics nel giorno del Black Friday.

La lettera di Luciana Littizzetto alla Meloni è proseguita così:

Sai che l’Europa ci chiede asili nido per il 45% dei bambini entro il 2030. Sai a quanto stiamo? 11 %! Qui è come dare il bonus sellino della biciletta quando manca la bici. Facciamo le cose con ordine: prima gli asili per tutti, poi i bonus per i secondogeniti. Se no è inutile dolersi perché la natalità è bassa e ci sono sempre meno bambini se non si ha cura neanche di quelli che nascono. So che sei sensibile anche nella tua pietrità. E mi ascolterai. Sempre tua. La dottoressa Sciacciap*lle.

Per concludere:

PS: Cara Melons. Hai detto che una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società. Ecco, volevo solo dirti che anche le donne che hanno un solo figlio, o che non possono avere figli, o che non vogliono avere figli, o che fanno quel cavolo che pare a loro, se pagano le tasse il contributo alla società lo danno.

Appuntamento alla prossima puntata: a chi sarà indirizzata la lettera di Luciana Littizzetto domenica prossima?

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