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A The Voice Senior Antonello Tonna superstite della Costa Concordia

Ha commosso tutti Antonello Tonna con il suo racconto: ha spiegato sul palco di The Voice Senior come è riuscito a salvarsi grazie alla musica la notte in cui la Costa Concordia affondava al largo dell'Isola del Giglio

antonello tonna the voice

A The Voice Senior grandi emozioni nella puntata dell’8 marzo 2024. Tra i tanti protagonisti della serata, anche una persona che ha una storia molto forte da raccontare. Parliamo di Antonello Tonna che prima di salire sul palco per la sua esibizione, ha raccontato di aver avuto una lunga carriera come musicista sulle navi da crociera. Non solo. Antonello Tonna è uno dei sopravvissuti alla tragedia della Costa Concordia, era proprio sulla nave la drammatica sera in cui successe quello che mai nessuno aveva immaginato; scene di film che si trasformarono nell’affondamento al largo dell’Isola dei Giglio.

Io già prima ero ottimista, ma da quello che mi è successo voglio godermi ancora di più il bello della vita. Sono Tonna, un cognome maltese perché mio padre era di Malta. Ho iniziato nel 1980 a fare piano bar. Nel 2000 mi sono arrivate le proposte per suonare sulle navi da crociera e ho girato parecchio, facevo il Mediterraneo, la Grecia, i Caraibi. È stato tutto bellissimo” ha raccontato nello studio di Rai 1 il Tonna.

E poi però arriva la drammatica notte del 13 gennaio e tutto cambia.

Antonello Tonna superstite della Concordia e The Voice Senior

Il 13 gennaio del 2012 avevo finito il mio set musicale alle 21:30. Alle 21:45 sentiamo un rumore fortissimo di acciaio e non capivamo, poi il blackout, i sette fischi brevi e uno lungo, cioè emergenza. La nave ha cominciato a piegarsi e io vedevo l’acqua che entrava e saliva. Il mio amico batterista era con me a braccetto, io poi ho deciso di buttarmi in mare, lui non si è gettato. L’hanno trovato nella nave dopo due mesi, aveva solo 30 anni. Con il vestito dell’esibizione ancora addosso ho cominciato a nuotare piano, piano e poi sono arrivato su uno scoglio del Giglio. Voglio ricordare tutti quelli che non ci sono più. Ho capito che è molto importante nutrirci di cose belle che ci dà la vita, lasciando andare via le negatività.

Antonello, ha parlato con i giudici di quello che è successo nella notte dell’affondamento, spiegando come anche in quel caso, la musica lo ha salvato:

Ero sulla Costa Concordia. Dico questo perché la musica mi è stata d’aiuto. Per salvarmi mi sono buttato in mare. Nuotavo e mi dicevo di stare calmo. Mentre nuotavo mi è successo un fatto pazzesco, mi è venuta in mente Rapsodia in blu di George Gershwin, che avevo suonato poco prima. Questo mi ha rasserenato e ho iniziato a nuotare ancora più lentamente e ho raggiunto l’isola e mi sono salvato. Quindi ora apprezzo la vita ancora di più.

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