Alex Britti gli attacchi di panico e il figlio avuto a 50 anni
Alex Britti a Verissimo racconta del figlio e degli attacchi di panico che non gli fanno più prendere l'aereo
Alex Britti festeggia il 27esimo del suo primo disco ma a Verissimo racconta anche molto della sua vita provata, del figlio che ha quasi 8 anni, degli attacchi di panico che cerca di evitare non prendendo più gli aerei. La paura di volare di Alex Britti è nota e lui non si preoccupa di ciò che ha perso e non solo il tempo, l’importante è viaggiare in altri modi.
Ospite nella puntata del 17 maggio 2025 di Verissimo rivela che tipo di padre pensa di essere: premuroso il giusto e capace di viziarlo nel modo giusto. “Poi non so se è vero però credo di non viziarlo troppo faccio il papà normale, non sono un personaggio mi preoccupo di portarlo a scuola, di accompagnarlo a nuoto, di farlo mangiare”. Leggi anche Alex Britti papà single, è finita da tempo con la sua compagna
Alex Britti papà a 50 anni
Ma con il senno di poi avrebbe voluto diventare padre prima? “Non lo so, forse non ero pronto, io non avevo la testa ma non è per il lavoro perché poi tanti papà fanno lavori importanti però hanno dei figli ma io non ero proprio sintonizzato su quello ma quando ho sentito il desiderio l’ho fatto un figlio” confida Alex Britti che all’età di suo figlio già suonava, iniziava a strimpellare
“Andavo in chiesa a suonare ma per me era il concerto, per me era lo spettacolo e andavo a suonare che gli altri cantavano le canzoni di chiesa e io li accompagnavo”.
Ha fatto tanto chilometri per la sua carriera ma ha dovuto dire basta ai viaggi in aereo. “All’improvviso è scattata la paura con piccoli brutti pensieri che poi si alimentano, si autoalimentano. Io viaggiavo spesso per lavoro, erano degli attacchi di panico in volo e quindi ho detto proviamo a smettere così come è venuta la paura andrà via da sola e invece eccoci qua nel 2025 ancora faccio un sacco di chilometri in macchina, in treno però insomma si viaggia lo stesso basta organizzarsi un po’ di più. Ci sono le isole, ci sono i traghetti si però si allungano i tempi però poi si riesce a fare tutto”.
Alex Britti si è dovuto arrendere agli attacchi di panico, la paura non è mai passata e non ha voluto più prendere aerei. Non è riuscito più a volare ma non gli dispiace avere messo un limito alla sua carriera.