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Annalisa Minetti esclusa da Sanremo per la sua cecità? “Un dolore che non ho saputo gestire”

Annalisa Minetti a La volta buona non avrebbe mai voluto parlare di Sanremo, dell'esclusione, di quel dolore che le resta dentro

Annalisa Minetti Sanremo

Era giovanissima Annalisa Minetti ma ancora oggi non riesce a parlare senza dispiacere di quel Sanremo a cui non ha partecipato. Era il festival condotto da Giorgio Panariello, sono passati decenni ma a La volta buona oggi 16 dicembre 2025 salta di nuovo fuori quella vecchia storia. Annalisa Minetti ammette che se fosse stato per lei non ne avrebbe più parlato ma risponde.

E racconta dei suoi 20 anni e di una disabilità importante come la cecità che forse non aveva ancora elaborato, non aveva ancora accettato. “Stavo cercando comunque di capire e comprendere come si potesse vivere in quel momento e quella che sarebbe stata la mia vita” spiega Annalisa Minetti ricordando il momento in cui le arrivò la notizia che non era stata presa al festival di Sanremo forse per la sua disabilità >>>Annalisa Minetti insultata sui social dopo la notizia del divorzio data in tv

Annalisa Minetti a La volta buona ricorda un vecchio Sanremo che le ha fatto male

Mi dicevano che il mio posto a Sanremo era messo in discussione dalla mia disabilità e chiaramente per me non c’è stato altro da fare che difendermi da questa che era secondo me una violenza psicologica attraverso la comunicazione, una comunicazione sbagliata tra le altre cose”.

Annalisa Minetti ricorda che era notte e ricevette una telefonata. Sa che è stata ingenua, che era troppo giovane: “ero fomentata allo staff di allora e forse sarebbe stato più intelligente da parte mia confrontarmi direttamente con Giorgio Panariello e capire quale fosse la verità o come avevano in quel caso riportato”.

Un grande dolore che ammette di non aver saputo gestire: “Però non mi pento perché finché mi difendo con convinzione sono nel posto giusto”.

Non è tutto: “Io credo tanto nella formazione e io per esempio credo di essere stata penalizzata nel vincere nei giovani e il giorno dopo nei big. Io avrei voluto fare un anno di formazione e capire cos’era questo mondo, arrivare con un minimo più di opportunità rispetto a quella conoscenza”.

Due anni fa Annalisa, nonostante la sua grande forza, ha confidato: “Sono risoluta e concreta e se una cosa non la posso vedere e me la descrivono dico che non mi interessa. Sto dimenticando l’alba e il tramonto. Nei sogni prima riuscivo a vedere ma adesso sempre meno. Però non riesco a vedere il volto dei miei figli ed è il mio dolore il più grande. Tutti mi dicono che sono belli e non ci puoi non soffrire. Io li tocco con le carezze ma non è lo stesso e questa cosa non riesco a superarla. E’ un grande dolore”.

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