Sony in rosso: addio ai pc Vaio
Sony affonda e i primi ad annegare sono i pc Vaio. Ma a rischio anche le tv Sony e 5 mila posti di lavoro, non solo in Giappone. E' la fine di un'era per il colosso tech giapponese?
Sony chiude un altro bilancio in rosso e l’azienda giapponese si appresta a prendere drastiche decisioni di ristrutturazione. Quella che ha fatto più notizia è l’addio ai personal computer, confermato dalla conclusione positiva delle trattative per la vendita della divisione pc Vaio a un fondo di buyout con a capo da Bain e Mizuho, il Japan Industrial Partners. Addio ai pc Vaio quindi: non li vedremo più sugli scaffali.
Sony ha confermato anche lo scorporo della sezione tv: questo settore, da tempo in perdita, sarà affidato ad una controllata del gruppo. E’ il primo passo verso l’addio alla produzione di tv Sony?
Questi i cambiamenti annunciati per i consumatori mentre un altro aspetto preoccupa i dipendenti: l’annuncio di tagli drastici sul personale. Sony ha deciso di procedere con altri 5 mila licenziamenti, di cui 1.500 in Giappone e 3.500 all’estero.
Decisioni che il gruppo ha definito inevitabili vista la perdita di 110 miliardi di yen, circa 1,1 miliardi di dollari (ben lontano dalle previsioni di utile di 30 miliardi di yen). Solo nell’ultimo trimestre si tratta del secondo profit warning per il colosso di elettronica nipponico. Una crisi che va avanti da troppo tempo ormai e che solo lo scorso anno, grazie ad un periodo di debolezza dello Yen e alle vendite robuste della Playstation 4, aveva illuso di poter dar spazio ad una ripresa economica.
Il ceo Kazuo Hirai ha individuato in questa ristrutturazione l’unica via per cercare di dare un segnale agli investitori che lo avevano accusato di mancanza di “aggressività” dopo la respinta della proposta del fondo Third Point a quotare in parte la divisione intrattenimento. Per lui quindi è un banco di prova anche personale. La sua poltrona vacilla ma quello che interessa maggiormente i consumatori è al momento l’addio ai personal computer firmati Vaio e la fine vicina delle tv Sony.
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