LifeStyle

Allattamento al seno: solo il 5% delle mamme italiane lo pratica

Allattare i neonati al seno giova sia alla salute dei neonati, che presentano in modo minore infezioni intestinali, che a quella delle mamme, che vedono ridursi il rischio di tumore alla mammella


La percentuale delle mamme italiane che allattano i neonati al seno è solo del 5%. Questo è quanto emerge dal rapporto di aggiornamento della Convenzione sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza in Italia 2012. Mentre l’allattamento al seno viene praticato quasi sempre nei primi giorni di vita del neonato, quando ancora ci si trova ancora in ospedale, appena tornati a casa mamma e figlio, questa sana abitudine sparisce totalmente. Tutto ciò non tenendo minimamente in considerazione i benefici che derivano dall’allattamento al seno, sia per il bambino, che per la mamma.

Infatti, l’Organizzazione mondiale della sanità ha tratto la conclusione che sarebbe necessario un periodo di tempo di allattamento al seno in modo esclusivo di almeno sei mesi. A quanto pare però, nel nostro Paese, non viene data rilevanza a questo dato molto importante. Allattare il bambino al seno non giova solo all’infante, ma anche alla neomamma. I benefici del latte naturale sono stati espressi in modo chiaro nel corso del congresso della Società italiana di pediatria. A quanto pare, i neonati allattati solo al seno per un periodo di circa sei mesi, hanno minori possibilità che si manifestino fastidiosissime infezioni intestinali rispetto ai bambini che ricevono un’alimentazione mista a partire già dai 3-4 mesi. Inoltre, gli esperti presenti al congresso della Società italiana di pediatria hanno affermato che “allattare al seno più a lungo, anche se in maniera non esclusiva, porta grandi benefici alle mamme, riducendo il rischio di tumore alla mammella, all’ovaio e anche dell’osteoporosi“.

Che ne pensate dell’allattamento al seno? Per quanto tempo avete allattato i vostri bambini? Raccontateci le vostre esperienze al riguardo.



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