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Arriva il iKnife: bisturi intelligente che riconosce i tumori

iKnife, bisturi intelligente inventato dall'Imperial College di Londra. Potrebbe trattarsi di una vera svolta per la cura al cancro


Una nuova scoperta per la tecnologia e soprattutto per la medicina. Nato nell’Imperial College di Londra, si tratta di un bisturi intelligente, il primo in assoluto, che sarebbe in grado di verificare la presenza di eventuali tumori sul tessuto su cui si opera. Un’invenzione che non lascia indifferenti ma, al contrario, accende uno spiraglio in più di speranza di poter tutelare meglio la nostra salute. iKnife, il bisturi intelligente, ha già prodotto dei risultati sorprendenti, a seguito del primo esperimento applicato in sala operatoria, in cui sono stati analizzati i campioni di tessuto di 91 pazienti con il 100 per cento di precisione.

E’ un metodo abbastanza efficace che permetterebbe così la riduzione dei tempi degli esami di laboratorio. iKnife, infatti, fornisce informazioni in tempo reale. A finanziare lo studio di tale apparecchio è stato il National Institute for Health Research (NIHR), il Consiglio europeo per la ricerca e l’Ufficio nazionale ungherese per la Ricerca e la Tecnologia.

Nelle normali operazioni, il chirurgo elimina il tumore con un margine di tessuto sano. Risulta, però, umanamente impossibile stabilire solo con la vista se il tessuto è cancerogeno. Alcuni malati di cancro, infatti, dopo la prima operazione, devono sottoporsi di solito ad un secondo intervento per rimuovere completamente il tumore. Nell’incertezza, il tessuto rimosso viene inviato e fatto esaminare ad un laboratorio, mentre il paziente rimane in anestesia generale.

Con l’ invenzione di iKnife si potrebbe dire addio a queste lunghe e angosciose attese. Il bisturi intelligente si basa sull’elettrochirurgia, tecnologia inventata nel 1920, e comunemente usata oggi. Si tratta di strumenti che si servono della corrente elettrica per operare sul tessuto, tagliandolo e riducendo così al minimo la perdita di sangue. In questo modo,  il tessuto viene “vaporizzato”, creando fumo, poi risucchiato da sistemi di estrazione.

Il dottor Zoltan Takats dell’Imperial College, inventore di iKnife, si è reso conto che questo fumo poteva caratterizzare una ricca fonte di informazioni biologiche. Per creare iKnife, ha collegato un bisturi elettronico ad uno spettrometro di massa, uno strumento analitico utilizzato per identificare le sostanze chimiche presenti nel campione.

Il dottor Zoltan Takats ha riferito che: «Questi risultati forniscono prove convincenti che è possibile applicare Knife ad una vasta gamma di procedure di chirurgia del cancro. Esso fornisce un risultato quasi immediato che consente ai chirurghi di eseguire procedure con un livello di precisione prima non possibile. Crediamo sia potenzialmente efficace per ridurre i tassi di recidiva del tumore e permettere ai più pazienti di sopravvivere».



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