LifeStyle

Svegliarsi prima che suoni la sveglia è indice di un buon riposo

C'è chi è mattiniero di natura tanto da svegliarsi senza bisogno di programmare l'allarme: ora la scienza ci spiega a cosa è dovuta questa capacità e come si regola la qualità del sonno


Chi di voi ha mai provato la sensazione di svegliarsi prima che suoni la sveglia? Alcuni lo fanno sistematicamente tanto che quasi potrebbero evitare di programmare l’allarme. Non è sempre una sensazione piacevole quella di scoprire di essersi “tolti” spontaneamente minuti o addirittura ore di sonno.

Ma una recente ricerca dell’Harvard Medical School, Associate Physician, divisione della Medicina del Sonno.ci spinge a leggere questa abitudine da una prospettiva diversa: svegliarsi prima del suono della sveglia significa aver riposato bene. E’ un ormone che regola l’equilibrio sonno sveglia e che, quando funziona bene, ci spinge a svegliarci prima. Secondo quanto ha spiegato il dottor Lawrence Epstein (a capo dello studio) all’Healthy Living magazine, le persone che di solito non hanno bisogno della sveglia per svegliarsi riescono a riposare meglio delle altre: a portare al risveglio sono alcuni ormoni legati allo stress. In particolare l’ ormone adrenocorticotropo (ACTH) che funge come una sveglia incorporata nell’organismo. Ai risultati si è giunti sottoponendo 15 volontari ad un test: tutti sono andati a dormire intorno a mezzanotte con l’intento di svegliarsi alle sei la mattina seguente e alle nove per due successive mattinate. Born e i suoi collaboratori hanno potuto constatare hce, sapendo di  esser svegliati alle 6.00, i soggetti producevano autonomamente una percentuale maggior di ormone ACTH, fino a raggiungere un livello massimo proprio a quell’ora. Lo stesso procedimento invece non si è attivato quando la sveglia era programmata alle ore nove. Secondo i risultati dello studio chi ha bisogno della sveglia non riposa bene. Anche
Luciano Di Tacchio, professore assistente presso il Dipartimento di Farmacologia, Tossicologia e Terapeutica della University of Kansas Medical Center, conferma che, sebbene tutti siamo dotati di una sorta di orologio naturale, (non solo esseri umani ma anche piante o insetti), esistono delle variazioni di geni che incidono sulla qualità del sonno. Ognuno di noi insomma ha bisogno di dormire un certo numero di ore ma dipende anche da come riposiamo.



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