LifeStyle

La dieta del cavernicolo fa perdere peso tra abbuffate e digiuni

A parlare della dieta del cavernicolo, un regime alimentare che prevede l’alternanza di periodi di digiuno con periodi di grandi abbuffate, è uno studio australiano


Una ricerca australiana apre nuovi orizzonti a quelli già abbastanza sconfinati della dieta. La dieta del cavernicolo, ecco la nuova originale trovata per dimagrire proposta dal team di ricercatori australiani che hanno dimostrato che mangiare molto per brevi periodi e alternare queste settimane con altrettanti giorni di digiuno aiuterebbe a perdere peso e ad avere un fisico snello, proprio come succedeva ai nostri antenati che per nutrirsi potevano fare affidamento solo sulla caccia.
Mangiare ciò che si vuole per 2 settimane e poi astenersi per altrettanti 14 giorni. Ecco il segreto per dimagrire secondo la dieta del cavernicolo. Lo studio parte dall’assunto che nell’era della pietra il cibo non era sempre disponibile come accade invece oggi. Le tribù per mangiare dovevano cacciare e se la battuta di caccia di una determinata giornata fosse fallita, tutti a letto senza cena. Lo sforzo fisico dovuto all’atto del cacciare, la discontinuità nell’assunzione di cibo: ecco secondo i ricercatori il segreto della magrezza degli antenati. Scherzi a parte, la nuova ricerca condotta dalla professoressa Nuala Byrne nel Queensland ha effettivamente dimostrato che un regime alimentare di questo genere aiuta a perdere peso. Per farlo ha esaminato il comportamento del fisico di 36 uomini obesi sottoposti alla dieta del cavernicolo per 30 settimane. Nell’ambito dell’esperimento è stato poi esaminato un griuppo di controllo composto da metà degli uomini obesi esaminati che ha seguito una dieta normale per circa 16 settimane. Il digiuno, o meglio, la dieta continuativa ha permesso ai soggetti esaminati del secondo gruppo di perdere circa 6 kg mentre la porzione di gruppo che ha seguito la dieta del cavernicolo ne ha persi circa il doppio. Per quanto questo secondo gruppo sia stato sottoposto ad un regime controllato per il doppio del tempo, di fatto le settimane di digiuno sono state le stesse solo che nel secondo caso erano alternate da periodi in cui i partecipanti allo studio potevano mangiare a volontà.

Perché questo? Se ci mettiamo a dieta e questo periodo di regime alimentare controllato dura molto, il nostro corpo per ovviare al calo dell’introduzione dei nutrienti, considerandosi come in un periodo di carestia, tende ad immagazzinare grassi e non a smaltirli. Alternare periodi di “magra” a momenti di goduria del palato insomma inganna l’organismo e mantiene attivo il metabolismo aiutandoci a dimagrire più in fretta e con risultati migliori, anche per l’umore!



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