Mondo Mamma

Depressione Post Partum, tutte le cose da sapere

Quali sono le cause della depressione post partum? Ecco quali sono le cose da sapere su questo problema che colpisce molte donne dopo la nascita dei loro bambini


La depressione post partum è una problematica che colpisce molte donne con l’arrivo di un figlio. Ma quali sono le cose da sapere sulla depressione post partum? Quali sono i fattori di rischio e le situazioni che rendono fragile la neo mamma? La figura della mamma è da sempre idealizzata: fin dal momento in cui si viene a conoscenza della gravidanza, secondo l’opinione comune, non sono ammessi errori. In realtà non è così, e questi schemi prefissati non fanno altro che indebolire l’autostima della mamma, la quale rischia di non sentirsi all’altezza. La verità è che una neo mamma è emotivamente fragile, e non è detto che riesca a rispondere a questi canoni di perfezione fissati dalla società. Vediamo quindi cosa c’è da sapere sulla depressione post partum.

Sono molti i campanelli di allarme della depressione post partum. E’ possibile che nei primi mesi di vita del bambino la neo mamma si senta inadeguata nei confronti del suo ruolo, oppure che sia nervosa, depressa, che abbia continui sensi di colpa nei confronti del suo bambino o del marito. Tutti questi campanelli di allarme dovranno essere valutati da persone competenti qualora persistessero nel tempo e si manifestassero in modo importante. Tra le cose da sapere sulla depressione post partum ci sono sicuramente le sue cause e i fattori ad esse correlate, quali i cambiamenti fisici (stanchezza ma anche il corpo modificato a seguito della gravidanza), ormonali, sociali (assenza di supporto emotivo), psicologici (bassa autostima, perfezionismo, difficoltà a relazionarsi con gli altri).

Parto naturale, i pro e i contro dell’epidurale per mamma e bambino

La depressione post partum può compromettere il rapporto tra mamma e bambino, importantissimo non solo per il nutrimento. Il piccolo, con il passare del tempo, di fronte ad una madre depressa potrebbe assumere condotte di autoconsolazione (es. succhiare il pollice). Questo dimostra che la madre può non essere in grado di entrare in contatto emotivo con il suo bambino. Al compimento del primo anno di età, se il rapporto madre-figlio è sano la donna saprà riconoscere i bisogni del bambino. In caso contrario ciò non avverrà e dunque verrà a mancare un attaccamento di tipo sicuro. Ma cosa fare se ci si accorge della presenza di depressione post partum? E’ importantissimo coinvolgere chi vi sta intorno, in particolar modo il partner, e chiedere un aiuto a persone competenti. Si possono prendere come punti di riferimento i consultori familiari sparsi sul territorio, dove il personale è formato appositamente per far fronte a questo tipo di problematiche.



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