Vaccino morbillo, arrivano i cerotti: addio iniezioni e rischi?
Rivoluzione nel mondo dei vaccini infantili: contro il morbillo arriva il cerotto. Addio paure per i bambini e per le mamme
Per combattere il morbillo con il vaccino a breve basterà un cerotto adesivo. Addio punture. La nuova rivoluzionaria tecnica arriva dagli Stati Uniti e promette di sconfiggere tutte le paure, fondate o meno, sui vaccini infantili. Non ci riferiamo tanto alla paura dei piccoli per gli aghi ed le iniezioni (anche se molti bimbi tireranno un sospiro di sollievo nel sentire questa notizia) quanto a quella dei genitori, troppo spesso dubbiosi e timorosi di fronte all’idea di dover vaccinare i propri figli.
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Le statistiche dei bambini vaccinati non a caso hanno fatto registrare un calo in tutto il mondo e purtroppo in alcuni casi non sono mancate le conseguenze. Non bisogna oggi sottovalutare il morbillo che continua a mietere centinaia di vittime in tutto il mondo, soprattutto in età infantile. Un gruppo di ricercatori del Georgia Institute of Technology ha messo a punto un particolare cerotto, completamente indolore, che garantisce la stessa copertura dei vaccini anti morbillo tradizionali. Sulla superficie del cerotto adesivo, largo appena un cm, sono collocati un centinaio di aghi microscopici e quasi impercettibili che si dissolvono nella cute spingendo la soluzione vaccinale nello strato epidermico sottocutaneo. Il vaccino a cerotto ha anche un altro grande vantaggio: resiste agli sbalzi termici e quindi si conserva meglio di quello liquido in fialette. Può essere quindi trasportato anche nelle zone più remote. Al momento il metodo innovativo è stato testato in laboratorio su un gruppo di macachi reshus e non ha fatto registrare particolari effetti collaterali o problemi di alcun genere. La ricerca quindi continuerà ad investire in questa novità. Resta comunque in fase di sperimentazione. Bisognerà attendere ancora un po’ prima che il vaccino a cerotto venga messo in commercio a livello internazionale. Per il momento quindi l’unica arma dei genitori contro le malattie virali infantili resta quella dell’informazione.
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