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Ice Bucket Challenge missione compiuta: le docce fredde che aiutano la ricerca

Ice Bucket Challenge missione compiuta: le docce fredde che aiutano la ricerca. Grazie ai fondi raccolti, tantissime le scoperte


Ice Bucket Challenge missione compiuta. Due studi targati Italia sono stati pubblicati sulla rivista Nature Genetics e dimostrano la correlazione tra anomalie genetiche e rischio di contrarre la Sclerosi Laterale Amiotrofica e si collocano all’interno di un progetto molto più ampio. Il progetto in questione è stato portato avanti grazie ai finanziamenti arrivati dalla Ice Bucket Challenge il gioco che aveva completamente invaso l’estate del 2014. In quella estate infatti la Ice Bucket Challenge aveva spopolato negli USA, in Gran Bretagna, in Italia e in tantissimi Stati del Mondo, con persone famose e meno che si sono riprese mentre una secchiata ghiacciata arrivava sulle loro teste. A distanza di due anni i 200 milioni di dollari raccolti grazie alla campagna lanciata dall’Associazione Statunitense contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica hanno dato i loro frutti. Infatti una squadra di 80 ricercatori provenienti da 11 paesi ha iniziato a lavorare su un importantissimo progetto guidato dall’Università del Massachussets e dallo University Medical Center di Utrecht. I risultati sono stati davvero notevoli: il gene NEK1, coinvolto nei processi neurodegenerativi che colpiscono i pazienti è stato isolato. L’analisi genetica è stata condotta su circa 13mila persone ed i ricercatori hanno rilevato che le anomalie del gene NEK1, quello che contribuisce al rifornimento energetico e alla riparazione del DNA, sono correlate al rischio di contrarre la Sclerosi Laterale Amiotrofica. La ricerca rappresenta un ottimo punto di partenza non solo per capire meglio il funzionamento di questo legame ma anche e soprattutto per riuscire con il tempo a sviluppare della terapie efficaci che possano contrastare la malattia. Il contributo al progetto da parte dell’Italia è arrivato con i ricercatori dell’Istituto Auxologico, Vincenzo Silani e Nicola Ticozzi che hanno pubblicato due studi scientifici sulla prestigiosa rivista Nature Genetics. La SLA è una patologia rara la cui incidenza si colloca attualmente intorno ai 3 casi ogni 100mila individui all’anno e colpisce prevalentemente persone adulte con una età media di 60-65 anni. Nel 2014 da un social ad un altro migliaia di persone avevano risposto all’appello dell’Als Association gettandosi addosso un secchio di acqua e ghiaccio. Ogni persona che superava la prova aveva il diritto di nominare altre persone invitandole a fare altrettanto. Tra i tanti personaggi che hanno preso una secchiata di ghiaccio anche il Premier Renzi e il Ministro Madia. Ciò permise di creare una catena tramite la quale furono raccolte donazioni per 2.4 milioni di euro.



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