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L’influenza quest’anno sarà molto più aggressiva

Tra il 2016 e il 2017 è prevista un'influenza che metterà a letto molte più persone degli anni precedenti


Quella che ci aspetta quest’anno tra il 2016 e il 2017 sarà un’influenza “cattiva” che metterà a letto tra i 6 e i 7 milioni di italiani. Bisogna tener presente che lo scorso anno l’influenza colpì circa 5 milioni di italiani e fece circa 5 mila morti. Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento Scienze Biomediche per la Salute dell’Università di Milano ha sottolineato che tutto dipenderà dal meteo. In particolare secondo l’esperto se il prossimo inverno sarà lungo e freddo  allora l’influenza colpirà più persone. Se invece l’inverno sarà mite, le conseguenze saranno meno gravi. Pregliasco ha anche rivelato che accanto ai casi di influenza vera, quella dovuta ai virus influenzali, ci saranno anche 10 milioni di casi dovuti ai virus parainfluenzali. Questi virus parainfluenzali sono ben 262 e portano problemi meno seri rispetto a quelli influenzali. Il ricercatore ha anche aggiunto che è molto difficile riuscire a prevedere quando avrà inizio la stagione influenzale. Tuttavia vale la tendenza secondo la quale se la temperatura calerà a valori bassi per almeno una settimana allora ci sono molte possibilità che la stagione dell’influenza prendo il via. L’influenza per il 2016-2017 sarà caratterizzata da 3-4 virus: l’H1N1 A/California, l’H3N2 A/Hong Kong-nuova variante e il virus B/Brisbane-nuova variante e (il meno probabile) B/Puket. A partire dal 20 ottobre scatteranno le varie campagne per i vaccini che, come spiega Pregliasco, saranno di due tipi: il trivalente adiuvato per gli anziani e per i soggetti a rischio e il quadrivalente per gli adulti. Per quanto riguarda i rimedi naturali per affrontare l’influenza, Pregliasco sconsiglia il latte caldo con il miele poiché il latte “ha l’effetto di far aumentare la congestione nasale, il naso chiuso”. Per l’esperto bisogna anche controllare l’uso degli antipiretici e di non “eccedere” nel loro consumo “perché la febbre mette a disagio” il virus aumentando la circolazione del sangue e di conseguenza, con essa, anche quella degli anticorpi contro il virus. Al contrario se è troppo bassa viene favorita la proliferazione del virus. In sostanza, secondo Pregliasco, una temperatura sotto ai 38° si può tollerare.



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