Salute

L’ansia dell’ordine e della pulizia: quando avere la casa perfetta diventa un problema

Come è possibile rendersi conto se la nostra voglia di essere brave mamme, donne, casalinghe stia in realtà nascondendo disagi? A rispondere è la dottoressa Elena Carbone

ansia pulire casa


Donne che sistemano in continuazione la casa, che si alzano alle 5 per ordinare e pulire, che organizzano con minuzia frigorifero e ogni ambiente domestico. Negli ultimi anni sono nati blog e siti per organizzare meglio la propria vita, per dare una regolarità alla pulizia domestica, per scegliere quale migliore battericida si deve utilizzare o quali ammorbidenti siano meglio mixare per avere sempre tutto pulito e profumato. Donne super organizzate descrivono come fare un bullet journal ossia un’agenda in cui segnare tutti gli impegni di tutta la famiglia, del cane, del gatto, dell’organizzazione famigliare e domestica con una precisione che non lascia 5 minuti di tempo al relax e al dolce far niente, o meglio consentito solo se schedulato nel programma giornaliero!

Tutto questo organizzare, pulire, profumare fa così bene?

Se è normale voler la casa in ordine e pulita, avere l’ansia se le cose non siano fatte come da programma o aver l’angoscia di saltare un turno di pulizia è un’esagerazione che non promette bene. Infatti forse dietro quest’ansia organizzativa si nasconde un disagio. Se organizzare e pulire diventa un’ossessione, se non si può evitare di mettere a posto, se un imprevisto ci rovina la giornata…allora abbiamo un problema. La sensazione di non aver proceduto con la propria day schedule può portare ad ansia e ad una sensazione di incompiutezza che fa sentire inquieti, nervosi e inadatti come se non fossimo capaci di fare le cose per bene.

Cosa si nasconde dietro l’ossessione di organizzare?

Di solito dietro ogni ossessione c’è l’ansia del controllo, c’è l’angoscia che qualcosa ci sfugga di mano e ci colga impreparati, quindi ci prepariamo su tutto e pensiamo, pensiamo, pensiamo in continuazione a quello che può accadere e a come lo possiamo evitare. Le riflessioni che occupano la nostra mente, si concentrano su argomenti che si possono “toccare” con mano come la pulizia e l’ordine, ma lasciano in disparte le vere fonti della nostra preoccupazione che sono meno gestibili e per cui ci sentiamo impotenti e fragili: come una relazione di coppia che non funziona come dovrebbe, la preoccupazione per i genitori anziani, i figli adolescenti con cui non si può più parlare… Il cervello quindi fa una scelta, sceglie di occuparsi di cose che si possono gestire con un po’ di organizzazione e lascia in un angolino le vere preoccupazioni, così noi saremo così impegnate a pensare di non saltare la nostra tabella di marcia che non ci sentiremo sopraffate dalle reali preoccupazioni difficili da gestire.

Come rendersi conto se la nostra voglia di essere brave mamme, donne, casalinghe stia in realtà nascondendo disagi?

  • Quando abbiamo tanti malesseri fisici senza che ci sia una causa precisa. Spesso tanti doloretti o disagi fisici sono legati ad emozioni che non vengono espresse e che trovano nel corpo la loro manifestazione
  • Quando siamo sempre nervose e ci arrabbiamo per cose di poco conto. Probabilmente l’aggressività che non esprimiamo in alcuni contesti, si rivela in altri lasciandoci a fare i conti con un malessere profondo
  • Quando gli altri ci fanno notare che siamo troppo inflessibili. Probabilmente noi non ce ne accorgiamo, ma la nostra rigida routine può infastidire gli altri, in particolar modo i famigliari che non riescono più a comunicare con noi perché i nostri impegni quotidiani sembrano più importanti
  • Quando sperimentiamo l’ansia se non portiamo a termine un compito che ci siamo auto-assegnate. Per mancanza di tempo, voglia o per un imprevisto capita che non riusciamo a fare quello che ci eravamo programmate. Se invece di reagire con accettazione proviamo solo impotenza e angoscia, è il momento di fermarsi e di riflettere su quanto realmente fosse importante quell’attività e quanto stiamo perdendo, soprattutto in serenità, nel rincorrere una perfezione irraggiungibile.

Dott.ssa Elena Carbone 
Via Stendhal, 71 20144 Milano
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, EMDR pratictioner

Per contattare la dott.ssa Elena Carbone
info@elenacarbone.it
Studio E. Carbone

 

Nel precedente articolo la dottoressa Elena Carbone aveva affrontato un altro argomento molto sentito dai nostri lettori, quello relativo alle ricompense per i bei voti a scuola. Se volete rileggerlo il link è: Ricompensare i bei voti a scuola: giusto o sbagliato?

Ringraziamo la dottoressa Elena Carbone per il contributo di oggi e vi diamo appuntamento a sabato 17 marzo. 



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