Cannes 2013, La Grande Bellezza impressiona tutti
Grandi applausi a Cannes dopo la proiezione di "La Grande Bellezza", unico film italiano in gara
Ha ricevuto molti apprezzamenti ed un lunghissimo applauso al Festival di Cannes, dopo la proiezione per la stampa, “La Grande Bellezza”, ultimo lavoro di Paolo Sorrentino, con l’onnipresente Toni Servillo. Nei giorni scorsi la pellicola aveva ricevuto recensioni contrastanti, quella molto negativa di Cahiers du Cinema e quella piena di approvazione di Première. La sensazione è che la pellicola sia stata apprezzata maggiormente dalla critica straniera, i toni entusiasti dei giornalisti greci, argentini e portoghesi lo testimoniano.
Da sottolineare l’ottima critica statunitense, apparsa nelle riviste Variety e The Hollywood Reporter, che hanno inserito il film nella loro speciale top ten delle pellicole in concorso a Cannes. Gli americani probabilmente conservano il piacevole ricordo del bellissimo “This Must Be the Place”, girato da Sorrentino in terra statunitense insieme al divo Sean Penn. Sembra che abbia avuto un particolare successo la performance di Servillo, applaudita alla fine della lunga proiezione (circa due ore e trenta minuti). Questa serie di elementi hanno portato gli addetti ai lavori presenti al Festival di Cannes a ritenere “La Grande Bellezza” come uno dei papabili per la vittoria finale. L’ultima vittoria di un film italiano al celebre festival cinematografico francese risale al 2001, quando Nanni Moretti si aggiudicò la Palma d’Oro con il suo struggente “La Stanza del Figlio”.
Come per “Le Conseguenze dell’Amore” del 2004 e “Il Divo” del 2008, anche stavolta Sorrentino si avvale dell’attore di Afragola. Stavolta Servillo intepreta la figura di Jep Gambardella, che guida lo spettatore attraverso l’opulenza delle feste dell’alta società romana, piena di “nuovi ricchi” privi di qualsiasi senso morale, convinti che nella dissolutezza dei costumi ci sia il senso dell’esistenza. Il film è una denuncia sociale girata nel solito stile magniloquente di Sorrentino, impegnato in questo lavoro a sottolineare il lato grottesco ed esageratamente mondano dei parvenu romani. Il film uscirà nelle sale italiane il 23 maggio e considerando gli apprezzamenti transalpini, l’attesa nella penisola si fa sempre più febbrile.
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