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L’Identikit di Piero Pelù: “Matteo Renzi indossa la maschera. Papa Francesco? Sta facendo un buon lavoro”

A pochi giorni dall'uscita della nuova raccolta del leader dei Litfiba, Piero Pelù torna a parlare e dice la sua a ruota libera sulla politica, la cultura e, chiaramente, la musica


Diversi decenni di carriera alle spalle, ma la vitalità è sempre la stessà. Piero Pelù prepara il terreno all’uscita di “Identikit”, la nuova raccolta che comprende anche due inediti, “Mille Uragani e “Sto Rock”, con dichiarazioni spartane e senza timore di sembrare politicamente scorretto. D’altronde, il leader dei Litfiba è sempre stato così, che piaccia o meno.
Pelù rassicura i propri fan sul futuro dei Litfiba e dichiara ufficialmente di essere “in zona di ripopolamento delle idee“. Ma l’attesa per il rocker non è fine a se stessa, lo sguardo sul mondo – non solo quello dello spettacolo – è sempre vigile e così ci si accorge tristemente come “purtroppo alcuni brani del nostro passato sono ancora attuali” come ad esempio “‘Occhi’, canzone del 2004 che parla degli sbarchi clandestini a Lampedusa.
Sulla raccolta “Identikit”, Pelù ha dichiarato di considerarla come “uno sguardo verso quello che ho vissuto dal 1999 a oggi. Ci sono stati cambiamenti mostruosi anche dopo aver lasciato i Litfiba per la carriera da solista”.
Ma se è vero che quella che viviamo è la società dello spettacolo, allora le parole di Pelù – artista che ha attraversato diverse fasi della storia sociale e culturale del nostro recente passato – hanno un peso maggiore. Non solo in senso metaforico. Le parole del cantante dei Litfiba pesano perché non avvezze al cerchiobottismo ed è così non bisogna stupirsi quando della nuova figura del Partito Democratico, e possibile futuro candidato premier, Matteo Renzi dice di non fidarsi perché “appena si leverà la mascherina capiranno tutti chi è veramente. Io ho vissuto sulla mia pelle da cittadino di Firenze la sua disastrosa gestione dalla poca cura del traffico al poco rispetto per la cultura”.
Cultura che in Italia sembra sempre l’argomento che chiude la fila, nei discorsi dei politici (ma soprattutto nelle azioni), nel mondo del lavoro, nella vita di quanti oggi sono vittime di “un’estetica televisiva che ha preso il sopravvento, non solo negli occhi ma nella testa“, al punto che oggi “un politico è credibile solo perché ha una faccia credibile“. C’è però anche chi attira le simpatie del cantante, ed è il nuovo papa Francesco. Di lui, Pelù dice: “Ha un ottimo ufficio stampa! Scherzi a parte, da ateo dico che sta facendo un ottimo lavoro e se le voci sul suo ruolo e i silenzi sui desaparecidos in Argentina fossero false, allora potrei dire che è un Papa giusto.



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