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La stanza è su Amazon Prime Video: i motivi per vedere il film

La stanza recensione Ultime Notizie Flash del film su Amazon Prime Video

Tra zona rossa, zona arancione e zona gialla non ci resta che l’home cinema! E se state cercando un film thriller da vedere con luce spenta, mentre magari fuori piove, il nostro consiglio di oggi è certamente perfetto! Vi parliamo infatti del film La Stanza, tra le nuove proposte per il mese di gennaio 2021 sul catalogo di Amazon Prime Video. Il film del regista Stefano Lodovichi ci porta nel microcosmo di Stella. Una casa di altri tempi che sembra essere una sorta di dipinto appeso alla parete. Il perfetto scenario per un film che tiene con il fiato sospeso. Tra musiche da film horror e citazioni alla Shining, il film ci racconta la storia di una donna che stava per togliersi la vita, distrutta dal matrimonio finito. Quello che non sappiamo è che in casa con Stella vive anche suo figlio. La vita della protagonista de La stanza cambia però all’improvviso. Fracida, con indosso il suo abito da sposa e il velo, Stella è pronta per togliersi la vita, gettandosi da una finestra. Ma all’improvviso un uomo suona alla porta: dice di aver affittato la stanza dal sito on line degli annunci. Stella sa bene che quell’annuncio non c’è più da tempo ma apre lo stesso la porta allo sconosciuto che cambierà per sempre la storia della sua vita.

Perchè vedere La stanza: la recensione di Ultime Notizie Flash

Vi diciamo subito una cosa: per vedere questo film dovrete fare un patto con chi lo ha scritto. Lasciarvi prendere per mano e arrivare fino alla fine senza porvi troppe domande e accettando anche il fatto che la risposta possa essere più semplice del previsto. Sin da subito infatti si capisce che Giulio, interpretato dal bravissimo Guido Caprino, non è il classico maniaco sessuale o il serial killer già visto nelle serie. Ha un legame con Stella e questo lo si capisce sin dalle prime battute del film. Ma non dobbiamo porci molti interrogativi perchè altrimenti, tutta la storia non reggerebbe. Ed è per questo che tra i motivi per cui vedere il film non possiamo non menzionare il cast: Camilla Filippi e Guido Caprino danno al film La stanza, quel valore aggiunto che forse, con un cast diverso, non avrebbe ottenuto. Menzione anche per Edoardo Pesce, che ha un ruolo marginale, ma non nella trama. Perchè nella testa di Guido, tutto ha inizio da suo padre. Non ha mai pensato forse, che nella storia della sua vita, quello che mancava, non era solo l’affetto di un uomo che lo ha trascurato, ma anche quello di una madre che l’amore del suo uomo, avrebbe voluto trattenerlo per sè, senza lasciarne che una piccola porzione per un figlio forse anche scomodo.

Ed è per questo che dopo la vendetta compiuta, nulla accade, come Giulio sperava che succedesse. I conti in sospeso con il passato, in quel microcosmo che è sempre stato una sola stanza, un buco da cui guardare, e una totale mancanza di affetto, non sono ancora chiusi.

Nel finale, lo sguardo di un bambino smarrito in quel piccolo nuovo mondo diventato il suo, quello di un ometto che cerca un abbraccio mai avuto con sua madre ci invita a riflettere. La stanza non ci vuole dare un finale splash, sangue, misteri. Ma proprio come quel piccolo buco che c’è tra la stanza dell’ospite e quella del piccolo Giulio, una occasione per spiare. Potremmo fermarci anche a riflettere, oltre la terapia di coppia al tavolo, oltre i limiti di due genitori. Riflettere su quanto spesso, il nostro egoismo diventi un macigno per i più piccoli, che difficilmente possono diventare degli adulti formati, se vivranno per sempre con un’ombra ingombrante a seguirli.

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