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Cosa resta di Pieces of woman: i pezzi di una donna che deve elaborare il lutto più difficile

Recensione Pieces of woman il nuovo film di Netflix con Vanessa Kirby

Trenta minuti di travaglio durante i quali lo spettatore si pone una sola domanda: ma perchè? Perchè si sceglie di restare in casa, con tutti i rischi del caso, per partorire, anche quando le cose si complicano, quando arriva una sconosciuta per il parto? Per oltre mezz’ora, davanti al film Netflix Pieces of woman, ci si chiede il perchè di tutto questo. E si prova ad analizzare ogni singola parola della coppia protagonista. Di una madre che sembra essere spaventata dal parto in casa ma che non cede di un centimetro: non vuole andare in ospedale. E quelle di un padre apparentemente sereno e calmo, che prova a gestire come può la situazione. Quei trenta minuti, di film, qualcosa in più per i due futuri genitori, cambieranno tutto. E alla fine di quel travaglio, di quel parto così travolgente, resteranno appunto, solo dei pezzi di donna. E’ questo il senso di Piece of woman, quel che resta dopo la morte di una bambina che sembrava essere nata sana. Tra le braccia della sua mamma aveva emesso il primo vagito, si era presentata al mondo. Ma era solo l’illusione di pochi istanti, il tempo dello scatto di qualche foto, immagini dimenticate per troppo tempo dopo. Il tempo di una carezza tra le dita, neppure necessario per rendersi conto del colore dei capelli, degli occhi di questa creatura appena venuta al mondo.

I pezzi di una donna che non riesce ad aprirsi, e ad affrontare il dramma che sta vivendo, sono quello che restano nel corso della narrazione del film che vede Vanessa Corby, straordinaria protagonista, porsi tante domande e lasciarsi stordire da un lutto non ancora elaborato.

Passeranno i giorni, le settimane, i mesi. La vita tornerà a scorrere ma niente avrà più senso. Perchè elaborare il lutto, ma soprattutto cercare di capire che la colpa, per quello che è accaduto, non è stata di nessuno, sarà la cosa più difficile e complessa. Martha dovrà fare i conti con il corpo di una mamma che non ha sua figlia, con un marito che pretende dalla moglie che sia tale. Con il lavoro, con una casa, con la figura ingombrante di sua madre. Dovrà fare i conti con la morte di una bambina appena nata. Mai lo avrebbe pensato mentre montava la cameretta, mentre toccava il pancione pochi minuti prima del parto.

Tutto è cambiato ma lei è la sola a non riuscire a puntare il dito contro l’ostetrica che ha fatto nascere la sua bambina. E solo quando guarderà la foto della piccola che ha tenuto per pochi secondi tra le sue mani, si renderà conto che è capitato, perchè così doveva andare. Non è sua la colpa, per non aver deciso in tempo di andare in ospedale. Non è di suo marito che non si è imposto, non è della donna che ha fatto nascere la piccola. Ora Martha può andare avanti, senza dimenticare quel grande dolore. Ma facendo nascere dai germogli di quello che è stato, il futuro.

Pieces of woman: la forza del film tratto da una storia vera

La forza di Pieces of woman risiede anche nel fatto che la vicenda è realmente accaduta al regista e alla sceneggiatrice, quando erano ancora una coppia. Kornél Mundruczó e Kata Wéber hanno vissuto in prima persona una storia molto simile e hanno elaborato il lutto in modo diverso, anche per questo hanno saputo raccontarlo da diversi punti di vista. In una intervista per Vogue la sceneggiatrice ha spiegato: “A volte andare avanti , sembra quasi un tradimento nei confronti della perdita, ma è proprio quello in momento in cui bisogna parlarne. Statisticamente, la metà delle coppie si sfascia dopo un aborto, come succede ai protagonisti del film. Sean vuole ritornare a com’erano prima della gravidanza, Martha resta aggrappata a quel legame con il bebè”.

Pieces of woman: l’ottima interpretazione di Vanessa Corby

Per la sua parte da protagonista nel film, Vanessa Corby ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 77ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica a Venezia. “Il suo silenzio è ricco”, la celebra Mundruczó,“è come se avesse sempre un segreto dentro di sé che riesce comunque a mostrare”. Un grandissimo riconoscimento per l’attrice che era stata apprezzatissima per il ruolo avuto un The Crown, dove ha interpretato la giovanissima principessa Margareth.

Pieces of woman probabilmente vi metterà di fronte a tante domande, vi lascerà con dubbi e interrogativi ma anche con uno strano senso di paura. Quello che forse provano tutte le persone che stanno per diventare genitori, con l’incubo che qualcosa non vada bene. Ma vi aiuterà poi anche a guardare oltre, perchè dal seme di una mela, può nascere un meraviglioso albero ricco di frutti.

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