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Acque profonde: il finale del film delude, la trama anche. Ana de Armas e Ben Affleck non bastano

Acque profonde non conquista il pubblico: recensioni negative per il nuovo film con Ben Affleck su Prime Video

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Quando selezioni un film sul catalogo di una piattaforma streaming come può essere Prime Video, oltre che dalla trama della pellicola, ti lasci anche conquistare dal cast. E se del cast fanno pare Ana de Armas e Ben Affleck, bhè allora inizi a pensare che il film, meriti di essere visto. Così inizi la visione di Acque profonde ( Deep Water) e nonostante, dopo quasi un’ora di visione non sia successo nulla, continui a fidarti: questo è un thriller, prima o poi ci conquisterà e prenderà il volo. Ma in realtà Acque profonde non decolla mai. E’ una storia, come ce ne sono state tante altre, ma ricca di lacune, ricca di cose lasciate in sospeso, come se davvero un uomo potesse uccidere e farla sempre franca. Certo, succede ai serial killer, ma non a chi si porta a casa anche il portafogli dell’ultima sua vittima e va a dire in giro di aver ucciso l’amico/amante della moglie ecco…Acque profonde non ci ha convinto, anzi. Il cast superbo, non ha assicurato il successo; il pubblico ha rilasciato invece diverse recensioni negative per il film, non ritenendolo degno di due attori del calibro di Ana de Armas e Ben Affleck.

Ma di che cosa parla Acque profonde? Il film è la storia di un matrimonio votato all’amore libero, un po’ come quello che qui in Italia, per sei mesi è stato predicato dallo studio del GF VIP 6. Vic e Melinda sono una coppia sui generis. Un genio che si è arricchito con una invenzione e che quindi non ha più bisogno di lavorare e si dedica a hobby parecchio discutibili; una moglie annoiata dalla vita poco brillante di una cittadina lontana dal rumore della metropoli e che per far eccitare il suo maritino, intraprende relazioni con quelli che definisce “amici” portandoli anche a casa, dove tra l’altro, incontrano anche sua figlia, un piccolo genietto che ha preso tutto dal papà ma che è legatissima anche alla sua mamma, nonostante tutto. Melinda è una sorta di femme fatale, così bella da non dover chiedere mai, così bella da far sfilare in casa sua, uno dietro l’altro tutti i suoi amanti, amanti per i quali suo marito paga delle spese e prepara anche la cena. Melinda non sa dove inizia la provocazione e dove finisce ma, come si vedrà anche nel finale della serie, tra lei e Vic sembra esserci una sorta di patto: se è vero che lei lo tradisce, è anche vero che lei tace, ogni qual volta, scopre che fine ha fatto uno dei suoi amanti…

Acque profonde molto lontano da L’amore infedele

Impossibile anche solo minimamente poter cercare di paragonare L’amore infedele ad Acque profonde, i due film sono lontani anni luce. E probabilmente lo sa bene anche Adrian Lyne, che dirige il film e che forse si aspettava anche un sequel, che difficilmente arriverà dopo tutte le critiche che il film ha ricevuto. Acque profonde non risulta credibile in generale come thriller, e il finale ne sarà una dimostrazione, e ancor più come thriller erotic* non arrivando mai a stupire, il guizzo manca, soprattutto in Melinda. Vic molto più credibile nelle scene in cui dimostra tutta la sua verve di uno alpha chiamato a marcare il territorio.

ATTENZIONE SPOILER SUL FINALE DEL FILM

Acque profonde: il significato del finale del film

Tutto il racconto di Acque profonde si basa su questa provocazione: Melinda che si accompagna con nuovi amici, Vic che in qualche modo li allontana da lei ( con le buone o con le cattive). Melinda che provoca, Vic che reagisce e pur sapendo di essere cornificato dalla giovane e bellissima moglie, sceglie di restare. Perchè entrambi, dicono, di amarsi. Un amore malato, che porta lei a tradire in continuazione, come se fossero pedoni su una scacchiera, via uno, cade l’altro, il gioco continua. Il re fa scacco matto, la regina sceglie altri pedoni. E’ nell’omicidio che Vic trova tutta la ragione delle sue azioni: via uno, però, si ricomincia. C’è sempre un nuovo amico nella vita di sua moglie, c’è sempre una nuova pedina da far cadere. Ma qual è il “premio finale” di questo amore malato, qual è la ricompensa? Vic torna a casa e trova una moglie devota? Assolutamente no. Ogni volta Melinda, ricomincia, sceglie un altro amico speciale, volta pagina. E ogni volta Vic si trova a quel tavolo, per la cena con l’amico, dovendo persino fingere di non sapere che va a letto con sua moglie. Questo è il vero grande, grandissimo problema di un film che non giustifica le azioni di un uomo, di un marito. Non che si possa mai giustificare un omicidio ma siamo in un film, e sarebbe anche interessante, se si provasse a darci un perchè.

Il finale del film, è ancora più incomprensibile. Quando Melinda trova finalmente le prove che dimostrano che i suoi amici non spariscono per caso, ma che è Vic a fargli del male ( trova una patente del suo ultimo amico scomparso da giorni) pensa di andare via. Fa le valigie ma è sua figlia a fermarla, perchè vuole restare. Melinda così accetta il compromesso, rendendosi forse conto dei suoi errori, perdona Vic, un assassino, fa finta di nulla, pronta a stare al suo fianco e chissà, magari anche pronta per un nuovo amico e per un nuovo omicidio.

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