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Film da vedere su Netflix: The Good Nurse, la vera storia di Charles Cullen

Tra i film da vedere su Netflix: The Good Nurse, il film che racconta la vera storia di Charles Cullen

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Tra i film più visti in Italia e nel mondo in questo mese, spicca sicuramente un titolo: The Good Nurse. Il film, racconta l’incredibile storia vera di un infermiere killer, che in sedici anni di carriera e di lavoro in decine di ospedali degli Stati Uniti, ha ucciso decine e decine di persone. Ufficialmente, CharlesCullen, ha confessato l’omicidio di 29 persone ma la polizia americana stima che l’uomo, possa aver ucciso almeno 400 persone. Dirà, nelle sue confessioni, di non ricordare i motivi per i quali ha ucciso. La “carriera criminale” di Cullen, viene interrotta grazie al coraggio della sua amica Amy. Come si racconta nel film The Good Nurse, Amy è davvero una brava infermiera ma ha un segreto: è molto malata e se i suoi superiori lo scoprissero, potrebbero licenziarla e lei perderebbe tutto, anche la possibilità di avere l’assicurazione per curarsi. Proprio mentre Amy affronta il periodo più brutto della sua vita, Charlie arriva in ospedale e tra i due da subito, nasce una bella alchimia. Cullen sembra un angelo mandato dal cielo ma in realtà, Amy farà presto i conti con la verità. E sarà solo grazie a lei, che un incubo di proporzioni inimmaginabili, terminerà.

Il film è tratto dall’omonimo libro di true-crime pubblicato nel 2013 e vede nei ruoli principali Eddie Redmayne e Jessica Chastain, un cast di primo livello , con due protagonisti tra l’altro, molto molto somiglianti Amy e Charlie, come si può vedere dai filmati originali presenti in rete.

The Good Nurse: la trama del film Netflix

Nella storia vera, raccontata poi in The Good Nurse, Amy Loughren è un’ottima infermiera che lavora duramente per crescere le figlie da sola pur essendo malata di cuore. La donna trova un inaspettato sollievo nel nuovo collega Charlie Cullen, con cui stringe una profonda amicizia durante i lunghi turni notturni in ospedale. Tuttavia, il precario equilibrio nella vita di Amy va in frantumi quando Charlie diventa il principale sospettato per una serie di misteriose morti di pazienti nel loro reparto. Amy non avrebbe mai pensato che i pazienti, a cui era anche molto legata, non erano morti incidentalmente, e con grande ingenuità, quando viene interrogata dai poliziotti che stanno seguendo il caso, spiegherà che probabilmente c’è stato un errore umano. Si capirà quindi che qualcuno ha somministrato dell’insulina alle persone morte, ma chi e perchè? Lavorando a stretto contatto con la polizia, Amy si renderà conto che Charlie le nasconde qualcosa e contatterà una sua vecchia amica che ha lavorato in un altro ospedale proprio con Cullen. E scoprirà molte più cose di quelle che la polizia sa, visto che nessuno dei dirigenti degli ospedali in cui Charles ha lavorato, vorrà dare i suoi fascicoli. Emergerà nelle indagini, che tutti sapevano ma nessuno ha mai fatto nulla, non potendo dimostrare in concreto, come Charles agiva per uccidere le sue vittime. Grazie alla tenacia di Amy, la polizia arriverà a scoprire dei trucchi usati dall’uomo. E sempre grazie all’infermiera, si potrà ottenere la verità sull’operato del Cullen che alla fine, confesserà. Condannato a 18 ergastoli, non dirà mai i nomi di tutte le sue vittime, anche perchè spesso neppure sapeva chi erano. Cullen infatti, non sceglieva le vittime. Iniettava i farmaci nelle sacche delle flebo che venivano poi date casualmente ai pazienti (schema che gli permetteva di non essere di turno nel momento del decesso e allontanare da lui i sospetti). Indagando nel suo passato, la polizia scoprirà la difficile storia di un sociopatico che è diventato un serial killer.

In questa storia scioccante, raccontata nel film Netflix ( sulla piattaforma sono inoltre presenti diversi documentari per chi volesse conoscere meglio la vera storia di Cullen) non emerge solo la crudeltà di un serial killer spietato. Quello che lascia basiti è anche l’omertà delle istituzioni ospedaliere: Cullen poteva essere fermato sin dall’inizio, dopo i primi omicidi. E invece, volendo allontanare ogni responsabilità dal proprio ospedale, i dirigenti hanno insabbiato e mentito, permettendo a Charles Cullen, di uccidere centinaia di persone.

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