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Brani Sanremo 2020, le Vibrazioni cantano Dov’è: il testo

Ecco il testo di Dov'è il brano che Le vibrazioni portano a Sanremo 2020

Qualcuno aveva ipotizzato che il brano delle Vibrazioni a Sanremo 2020 avrebbe in qualche modo fatto discutere, parlando magari del chiacchieratissimo gossip di questa estate, con la fine della storia tra Sarcina e Clizia Incorvaia. E invece, almeno dalla lettura del testo di Dov’è, ci sembra che questa canzone non abbia nulla a che fare con la storia d’amore finita più che male, con il matrimonio andato in frantumi. Se ne darà una ragione anche il buon Alfonso Signorini che un mese fa presentando proprio Clizia al GF aveva paventato la possibilità di ascoltare a Sanremo un brano a lei dedicato…Non ci sarà modo di fare del gossip su questo…

Torniamo quindi al testo di Dov’è il brano portato da Le Vibrazioni a Sanremo 2020. Il gruppo si esibirà nella prima serata del Festival, il 4 febbraio 2020. Nell’intervista per Tv, sorrisi e canzoni, Francesco Sarcina, frontman della band ha spiegato che il brano parla di quello che succede tutti i giorni, delle cadute quotidiani, degli urti che possono mettere in ginocchio. Tutto sta nell’imparare a rialzarsi.

BRANI SANREMO 2020, LE VIBRAZIONI CANTANO DOV’E’: ECCO IL TESTO

DOV’È
di R. Casalino – D. Simonetta – F. Sarcina – R. Casalino
Ed. Music Union/Eclectic Music Group/Casakiller/Nelida Music – Milano – Latina – Milano

Cerco di capire quello

Che non so capire

Fuori vola polline

E ho creduto fosse neve

E non mi sento contento

Chissà se poi sono io

Quello allo specchio.

Cerco dai vicini

La mia dose giornaliera

Di sorrisi ricambiati

Per potermi poi sentire

Socialmente in pace

Con il mondo e con il mio quartiere.

Chiedimi se dove sto

Sto bene

Se sono felice

Chiedimi qualsiasi cosa

Basta che mi dici

Dov’è dov’è dov’è dov’è dov’è

Dov’è dov’è

La gioia dov’è dov’è dov’è dov’è

Dov’è dov’è dov’è

Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai

Il cielo rosso, l’orizzonte

E l’odio arreso al bene

Dov’è

Mi chiedo dov’è.

Cerco di sentire quello

Che non so vedere

La mia solitudine

È sul fondo di un bicchiere

D’acqua che m’inviti a bere

Ho sete di stupore

Mi puoi accontentare?

Chiedimi se sono fuori posto

In questo posto

Chiedi tutto basta che qualcuno

Mi risponda adesso

Dov’è dov’è dov’è dov’è dov’è

Dov’è dov’è

La gioia dov’è dov’è dov’è dov’è

Dov’è dov’è dov’è

Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai

Il cielo rosso, l’orizzonte

E l’odio arreso al bene

Dov’è

Mi chiedo dov’è.

E rimango già qui, rimango così e

E non ci penso più

Ho una clessidra ferma al posto del cuore

E un piano alto dove puoi vedere tutto

Rimango così, rimango così e

E non ci penso più

E allora chiedimi se sono fuori posto

In questo posto

Chiedi tutto basta che qualcuno

Mi risponda adesso

Dov’è dov’è dov’è dov’è dov’è

Dov’è dov’è

La gioia dov’è dov’è dov’è dov’è

Dov’è dov’è dov’è

Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai

Il cielo rosso, l’orizzonte

E l’odio arreso al bene

Dov’è

Mi chiedo dov’è.

Cerco di capire quello

Che non so capire

Fuori vola polline

Eppure sembra neve.

Nel loro brano Le Vibrazioni cercano di sottolineare l’importante della ricerca delle cose semplici, in un mondo dove vince sempre di più l’apparenza e trionfa tutto quello che è artefatto.

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