Le fragilità e le insicurezze: Matteo Bocelli racconta il dolore per il divorzio dei genitori
Matteo Bocelli ai suoi figli farebbe di tutto per evitare il dolore del divorzio, quello che lui ha invece vissuto
Matteo Bocelli il 12 settembre presenterà il suo secondo album, Falling in love, ma di cose da raccontare il figlio di Andrea Bocelli ne ha davvero tante. A Vanity Fair parla dell’amore ma non si limita a spiegare il perché nel suo ultimo lavoro lo troviamo ovunque. Matteo Bocelli parla di fragilità, confessa le insicurezze mentre tutti vedono gli artisti come forti e invincibili. La timidezza vissuta da bambino, la maturità di oggi, la fiducia che si può dare solo a pochi amici stretti, il dolore per il divorzio dei genitori.
E’ un’intervista intensa che parte dalla consapevolezza del suo vissuto. “Mi impegnerei per non far vivere ai miei figli quello che ho vissuto io” aggiunge Matteo Bocelli spiegando ciò che per forza fa male a qualunque figlio di genitori separati. Leggi qui Andrea Bocelli, gli ultimi giorni di vita della mamma: “Non c’era più speranza”
Matteo Bocelli il dolore per il divorzio dei genitori
“In quel periodo babbo partiva per i lunghi tour e sentivo la sua mancanza, anche se la ferita più grande era che i miei genitori erano divorziati”. Ovvio che ha sofferto, ovvio per Matteo Bocelli che tutti i figli di separati soffrano o siano segnati.
Se un giorno dovesse avere figli agirebbe diversamente ma adesso è concentrato sulla carriera e quel progetto di famiglia è spostato in avanti nel tempo.
“Ero molto timido ma allo stesso tempo vivace: mi sono sempre tenuto impegnato perché ho sempre odiato restare senza fare niente anche se ricordo di aver cercato, insieme a mio fratello, di vivere la famiglia nella maniera più intima possibile” la famiglia è sempre stata importante per lui ad ogni età.
Ricorda il periodo delle superiori: “Il periodo delle medie e dell’adolescenza è stato il più complicato e il più confuso della mia vita: mi facevo tante domande e non sapevo esattamente dove andare. A scuola poi, a differenza di mio fratello, non resistevo tanto sui libri: ero molto vivace, e questo mi portava spesso a mancare di rispetto al prossimo”.
E’ intervenuto Andrea, suo padre: “Lui mi ha dato un grande insegnamento: dopo l’ennesimo episodio ha deciso di togliermi tutte le cose che contavano di più per me, il computer, l’Xbox, la televisione, tutto. Quella lezione mi è servita a diventare più obbediente e disciplinato”.
Matteo era visto come un privilegiato e adesso rivede tutto con sua sorella Virginia: “Anche lei torna spesso a casa in lacrime per quello che le dicono i compagni. Papà la protegge, ma io sono convinto che un giorno quei ragazzini li ringrazierà così come li ho ringraziati io”.