Attualità Italiana

Ladri finti turisti: svaligiano più di 100 case in un mese

Un gruppo di uomini di nazionalità cilena si spacciavano per turisti ma rapinavano le case in Lombardia


Un gruppo di uomini di nazionalità cilena si spacciavano turisti in visita nel nostro paese ma in realtà dietro al loro aspetto si nascondevano dei ladri di appartamenti: in un mese avevano messo a punto 119 furti.

L’intervento dei carabinieri di Pavia ha reso possibile l’arresto di sei uomini di nazionalità cilena che erano nel nostro paese spacciandosi per turisti ma che invece passavano le loro giornate a svaligiare decine di abitazioni dislocate in tutta la regione Lombardia.

Il blitz delle forze dell’ordine ha reso possibile l’arresto di tre uomini della banda di malviventi in completa flagranza di reato, mentre stavano commettendo un furto all’interno dell’appartamento di una donna a Capriolo, in provincia di Brescia.

Nello stesso momento i militari hanno fatto un blitz in un appartamento sito a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, dove il gruppo di malviventi aveva organizzato la propria base operativa. Nel locale le forze dell’ordine hanno trovato un grosso quantitativo della refurtiva.

Tra gli attrezzi recuperati durante l’operazione di arresto, i carabinieri hanno trovato degli arnesi che venivano utilizzati per lo scasso, ma anche gioielli in oro per un totale di 5 kg e in argento per 4 kg. E ancora: orologi dalle marche più diverse, alcuni Rolex, una cassaforte che era stata precedentemente forzata, collezioni numismatiche e oggetti dalle diverse tipologie (dai televisori ai computer agli smartphone). Il valore totale della refurtiva ammontava a circa 300.000 euro.

Le forze dell’ordine hanno spiegato come la banda di malviventi fosse ben organizzata: i suoi componenti si spacciavano per turisti ma poi trascorrevano le giornate svaligiando le case. Riuscivano a rapinare anche quattro appartamenti al giorno e in brevissimo tempo avevano accumulato ben un valore pari a centinaia di migliaia di euro. I carabinieri stanno ora provvedendo alle opportune indagini per verificare le dinamiche con cui la banda operava.



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