Dal Mondo

Su WhatsApp la violenza ad una ragazza etiope incinta: rischia lapidazione

18enne etiope incinta rischia la lapidazione per esser stata violentata da sette stupratori. Le accuse sono di adulterio e prostituzione


Nel 2014, ancora, siamo costretti a sentir parlare di “lapidazione”. E’ quanto rischia una donna etiope di 18 anni. La donna è stata condannata a morte per adulterio poiché nel periodo della gravidanza in cui aspettava un bambino dal marito, è stata vittima di stupro di sette uomini. La vicenda si è consumata a Khartoum, in Sudan, lo scorso agosto.Al momento la donna è divorziata e si trova al nono mese di gravidanza. Le accuse sono di adulterio e prostituzione. Inoltre, le è stato impedito di sporgere denuncia per esser stata stuprata. Anche i suoi stupratori sono stati arrestati. Dopo sei mesi, questi avrebbero diffuso tramite WhatsApp il video dell’avvenuta violenza sessuale nei suoi confronti. Adesso sono accusati di adulterio, atti osceni e diffusione di materiale impudico. Nel frattempo, l’Iniziativa strategica per le donne nel Corno d’Africa (Siha) si è fatta avanti per difendere i diritti della donna, vittima della violenza sessuale. L’iniziativa chiede il rilascio della donna. La 18enne, infatti, al momento è detenuta dentro la cella della polizia sprovvista di materasso. La donna, infatti, dorme per terra e non dispone di cibo adeguato. Ci domandiamo, pertanto, se è giusto dover assistere ancora, in un mondo che dovrebbe essere moderno, a punizioni così crudeli? Quanto meno è giusto condannare gli stupratori della donna i quali, non solo hanno abusato di lei, ma hanno anche diffuso il video della violenza sessuale nei suoi confronti. L’unica colpa della donna, invece, sulla base di quello che avremmo appreso, è il fatto di esser stata vittima di abusi, e per questo è considerata colpevole di adulterio e prostituzione. In ogni caso, la lapidazione dovrebbe essere completamente abolita. Non ci resta che sperare che l’Iniziativa strategica per le donne nel Corno d’Africa a suo sostengo possa evitare tutto questo.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.