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Bimbo di sedici mesi morto annegato: arrestata la madre

Arrestata Laura Pettinello per omicidio volontario preterintenzionale, accusata di avere annegato il piccolo Federico di sedici mesi fingendo una caduta dal pedalò su una spiaggia di Orbetello.


Federico, il bimbo di sedici mesi annegato cadendo dal pedalò il 9 agosto 2011, sarebbe morto per volontà della madre, arrestata per omicidio volontario preterintenzionale.

Laura Pettinello quel giorno era da sola con suo figlio sulla spiaggia della Feniglia a Orbetello, in provincia di Grosseto, i due figli più grandi, di 8 e 10 anni l’avrebbero raggiunta più tardi. Poi la tragedia, lei che noleggia un pedalò e fa un giro con il piccolo, lui cade in acqua, la mamma lo recupera, Federico vomita, la mamma lo porta sul lettino all’ombra dove si addormenta sereno mentre lei con tutta tranquillità, senza chiedere aiuto a nessuno paga il noleggio e si rilassa al sole. Solo un’ora dopo si accorge che Federico non sta dormendo ma è ormai morto, lo prende e ancora senza dir nulla e con estrema calma lo porta in ospedale.

Questa la dichiarazione di Laura Pettinello quel giorno che in tanti ancora ricordano in modo chiaro. Quella morte è sembrata strana a tutti, qualunque mamma avrebbe urlato spaventata dall’accaduto richiamando l’attenzione della gente. Lei si è giustificata dicendo che non voleva spaventare gli altri due figli che di lì a poco sarebbero arrivati in spiaggia.

In questi giorni la verità, quella da sempre sospettata dagli inquirenti, è saltata fuori e la mamma di Federico adesso è agli arresti domiciliari in una struttura sanitaria. Ha ucciso lei suo figlio lasciandolo annegare, aveva già tentato l’omicidio a marzo nella vasca da bagno. In quella occasione Federico era entrato in coma ma i medici erano riusciti a salvarlo.

La procura di Grosseto è giunta alla verità anche attraverso varie testimonianze, soprattutto quella del neuropsichiatra che aveva in cura la donna, il dottor Athanasios Koukopoulos che ha riferito che la donna aveva smesso di sua iniziativa la terapia farmacologica prescritta. Poi le conversazioni tra i parenti della donna, le e mail intercettate e una denuncia anonima. I servizi sociali erano stati attivati dall’ospedale subito l’episodio di marzo ma il marito aveva chiesto di sospendere tutto per evitare ulteriore stress alla moglie in cura per una terapia elettroconvulsiva.

In tanti sapevano, in tanti avevano ascoltato lo sfogo della Pettinello che non aveva mai accettato l’arrivo del piccolo Federico.

Leggi anche madre di Federico indagata per omicidio colposo subito dopo la tragedia



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