News e Cronaca

Detenuto morto per sciopero fame, chiedeva giustizia

Popo Virgi Cristria è morto per lo sciopero della fame durato 50 giorni, una protesta iniziata nel carcere di Lecce dove era rinchiuso per retai contro il patrimonio, si era sempre dichiarato innocente


Popo Virgi Cristria aveva 38 anni ed è morto lasciando il dubbio di essere stato rinchiuso in carcere da innocente. Perché questa era la battaglia di questo uomo di Bucarest ed è perché gridava la sua innocenza che è deceduto nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce dove era giunto dal carcere già in condizione critiche.

Il detenuto è morto in seguito ad uno sciopero della fame totale, una protesta che aveva deciso di portare avanti da fine marzo. Era in carcere perché ritenuto colpevole di reati contro il patrimonio, ma lui aveva sempre respinto questa accusa, si era sempre dichiarato innocente e quei 50 giorni di sciopero della fame erano il suo grido silenzioso. Forse troppo silenzioso perché è rimasto in parte inascoltato.

Popo Virgi avrebbe voluto parlare con il magistrato, diceva: “mi deve ascoltare e lui mi deve liberare”, una frase che ripeteva sempre.

Per 50 giorni non ha toccato cibo e quando i medici hanno visto la necessità di intervenite con le flebo lui si è strappato l’ago perché era meglio morire che non vivere in prigione, o forse credeva davvero che qualcuno avrebbe cercato di capire la sua richiesta di aiuto.

Quotidianamente veniva visitato da un medico, da uno psichiatra e da uno psicologo, tutti cercavano di fargli cambiare idea e di ricominciare a mangiare, ma lui si rifiutava, nessuno è riuscito ad aiutarlo. Poi qualche giorno fa il ricovero in ospedale richiesto dai medici, ma lì le condizioni sono ancora peggiorate, il suo fisico non ha retto più.

Il sostituto procuratore Carmen Ruggiero, ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e della documentazione sanitaria. E’ stato nominato un medico legale per accertare le cause della morte.



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