Pordenone, incidente sul lavoro: muore operaio colpito da escavatore
A Pordenone muore un operaio di 29 anni. L’uomo è stato schiacciato da un escavatore manovrato da un collega. Sembra trattarsi di un errore umano
Sarebbe stato un errore umano il motivo alla base della morte di un operaio a Pordenone. Nel tardo pomeriggio di ieri l’uomo, un 29enne di origine albanese, è stato colpito dalla benna (l’organo predisposto al carico e scarico di merci) di un’escavatrice. I soccorsi sono intervenuti prontamente, ma le ferite inflitte all’uomo erano ormai troppo gravi per poterlo salvare. La vittima si chiamava Dashamir Bogdani, residente a Meduno (PN), era celibe e viveva con la madre e il fratello. Secondo le prime indiscrezioni, la morte dell’operaio sarebbe avvenuta a causa dell’errore di un collega che in quel momento stava manovrando l’escavatore. L’uomo ora si trova in stato di choc. L’incidente è avvenuto alla Bioman, azienda che gestisce il trattamento di scarti umidi e verde, è situata in via Vivarina al Dandolo di Maniago (in provincia di Pordenone). I due operai coinvolti nell’incidente non erano dipendenti dello stabilimento, ma facevano parte di una ditta esterna in subappalto. La ditta per la quale lavorava Bogdani stava eseguendo dei lavori edilizi presso uno dei capannoni principali. A verificare la dinamica dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri di Maniago e i dipendenti e gli esperti del reparto SPISAL (Servizio Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro) dell’azienda servizi sanitari di Pordenone. I rilievi hanno lo scopo di verificare che la Bioman, azienda che effettua servizi in tutto il nord-est, abbia adottato le necessarie misure di sicurezza. Anche se in questo caso l’incidente sembrerebbe essere stato causato da un errore umano, ma il tema dei morti sul lavoro rimane più che mai attuale in tutti i cantieri e le fabbriche d’Italia.
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