Dal Mondo

Maria Antonella, anoressica rifiuta le cure e muore 19 anni

In Argentina una ragazza anoressica di diciannove anni ha rifiutato ogni tipo di cura spinta dalle sue ferme convinzioni religiose


Una ragazza anoressica argentina è deceduta a 19 anni a causa della decisione di non voler ricevere cure. Maria Antonella Mirabelli, appoggiata dalla nonna e dalla madre, per molti mesi ha rifiutato ogni tipo di cura e al momento della morte per consunzione era arrivata a pesare circa 31 chili.

Maria Antonella Mirabelli, deceduta a diciannove anni per anoressia, proveniva da Rosario del Tala, a nord dell’Argentina. I suoi genitori erano separati da sette anni e la ragazza viveva con la nonna e con la madre, entrambe favorevoli alla rinuncia alle cure da parte della giovane Maria Antonella. Le donne erano convinte per motivi religiosi che le cure all’anoressie non sarebbero servite, perchè un intervento divino l’avrebbe prima o poi guarita. Veronica Rodriguez Roccia ha pubblicato una lettera su Ultimahoradiario.com, nella quale spiegava le sue assurde ragioni: “Fino all’ultimo momento della sua vita abbiamo avuto fede che sarebbe stata guarita Così come in altre circostanze il Signore l’aveva liberata dalla schizofrenia e dalla trombosi”. Il padre della ragazza invece, Cristiàn Mirabelli, era di tutt’altro avviso, dal momento che si era rivolto alla magistratura per fornire le cure a sua figlia, temendo evidentemente il peggio per lei. La battaglia del padre di Maria Antonella, durata circa un anno, si è fermata dinanzi alle dichiarazioni del responsabile della Procura di Rosario del Tala, Elbio Rojin, che ha affermato che la giustizia ha fatto tutto quello che poteva fare, dal momento che la volontà della ragazza era così forte da inibire i poteri della legge. Inoltre da riscontrare la gelida lucidità della nonna e della madre di Maria Antonella, completamente d’accordo con la sfortunata diciannovenne.Secondo le autorità, Maria Antonella Mirabelli non apparteneva ad alcuna setta religiosa che l’avrebbe costretta alla rinuncia delle cure per l’anoressia.

 



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