Attualità Italiana

Fiumicino, pistola nel bagaglio hostess: arrestata

Trovata una pistola a tamburo modello “Sig Sauer” calibro 40 nel bagaglio di una hostess americana in partenza sul volo US Airlines da Fiumicino. Arrestata, adesso si indaga sulla donna


E’ stata arrestata a Fiumicino una hostess americana 60 anni che portava nel suo bagaglio a mano una pistola a tamburo. Insieme all’arma, nell’ambito del controllo, nella borsa da viaggio della donna sono stati trovati anche circa una quarantina di proiettili, cinque dei quali già esplosi. La donna, di cui si conoscono solo le iniziali (J. J.) è stata condotta al carcere di Civitavecchia in attesa di accertamenti. Si indaga ora sulla sessantenne, giunta dagli Stati Uniti d’America in Italia e in partenza per gli Usa su un volo diretto a Charlotte.  Durante un controllo l’hostess è stata fermata a causa del ritrovamento di una pistola a tamburo nel bagaglio che stava per essere imbarcato sul volo.

L’aereo della tratta Roma-Charlotte della compagnia aerea US Airlines è quindi partito senza l’hostess, trattenuta a Fiumicino dopo la scioccante scoperta. L’arma, una pistola a tamburo modello “Sig Sauer” calibro 40, risultava smontata ma non dichiarata all’ingresso in Italia della donna. L’hostess si è giustificata dicendo che i controlli sui bagagli dell’equipaggio degli aerei solitamente vengono fatti a campione, motivo per cui nel viaggio d’andata l’arma non era stata registrata al suo ingresso in Italia. L’arma insomma secondo quanto dichiarato dall’hostess in stato di fermo proveniva dagli Stati Uniti.

Gli agenti di sicurezza dell’aeroporto di Fiumicino erano stati insospettiti da alcuni movimenti strani della donna: l’hostess infatti aveva attirato su di sé l’attenzione prima dell’imbarco quando alcuni gesti sospetti hanno messo in allarme la polizia.

Adesso è in corso un’indagine per far luce sulla provenienza dell’arma. Nei giorni passati nel nostro paese non sono infatti mancati episodi di violenza: più di una infatti le notizie di gambizzazioni e di aggressioni. Adesso le ricerche sono volte a cercare se esista un nesso tra questi episodi e l’arma ritrovata nella valigia dell’hostess.

La procura di Civitavecchia ha aperto un’indagine quindi per scoprire i motivi che hanno spinto la donna a portare con sé un’arma e per far luce su dove e contro chi o che cosa siano stati indirizzati i proiettili trovati esplosi sempre nella borsa da viaggio della sessantenne che attualmente si trova in stato di fermo con l’accusa di porto abusivo di arma da fuoco.



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