Attualità Italiana

Nicoletta, dall’acne alla paralisi: abbandonata da tutti

Sembra una storia assurda ma purtroppo è vera, Nicoletta Breda oggi ha 30 anni e il suo calvario è iniziato a 13, quando è comparsa una forma gravissima di acne


Nicoletta Breda è una donna italiana, di Treviso, che soffre di una forma di paralisi che l’ha portata adessere riconosciuta invalida al 100%. Tutto ebbe inizio quando Nicoletta aveva solo 13 anni, circa 30 anni fa: la donna, all’epoca una bambina, ha cominciato a riempirsi di una forma gravissima di acne; da lì la situazione è degenerata fino a portarla ad avere una paralisi del corpo parziale.

La ragazza versa oggi in condizioni di disabilità grave. Vani gli appelli della famiglia che negli anni si è rivolta alle istituzioni e che ora denuncia : Nicoletta è stata abbandonata dal sistema sanitario e sociale. La richiesta? Assistenza sociosanitaria, un’accompagnatoria che gli permetta di pagare le spese sanitarie e il supporto dei servizi sociali per accompagnarla alle terapie riabilitative.

Circa trent’anni fa a Nicoletta – come a tutte le adolescenti chi più chi meno – comparve una forma di acne molto aggressiva sul volto. Con il passare del tempo i disturbo, contrariamente a quanto avviene nella norma però, si è propagato anche alla bocca e alla gola, impedendo alla donna di alimentarsi in modo regolare.

Nicoletta dimagriva sempre di più e la sua situazione clinica non conosceva miglioramenti. La ragazza a 15 anni arrivò a pesare solo 28 chilogrammi per un metro e 78 centimetri d’altezza.  Questa grave condizione fisica ha messo a dura prova la sopravvivenza della ragazza che – dopo aver visitato una quantità enorme di dermatologi – ha dovuto rivolgersi anche ad ortopedici che l’aiutassero ad affrontare tutte le conseguenze disastrose che una tale magrezza aveva portato al suo fisico.

Nicoletta cominciò quindi a portare un busto per sostenersi, date le sue difficoltà a star in posizione eretta a causa della malnutrizione che aveva chiaramente compromesso il tono dei muscoli della ragazza.

Il busto però, insieme alla malattia, ha provocato a Nicoletta uno schiacciamento delle vertebre che l’ha resa paralizzata in parte. Insomma, un vero calvario quello della donna che oggi continua a vivere dipendendo però dalle persone che ha intorno.

A raccontarlo è la sorella che parla della difficoltà di due genitori ormai ottantenni ad assistere una figlia che presenta problematiche fisiche gravissime come Nicoletta. La ragazza infatti è continuamente tormentata da dolori, deve essere sottoposta a terapie ogni due ore (della somministrazione delle quali si occupano i genitori) e ha difficoltà a spostarsi dalla sua abitazione. Passa la maggior parte del tempo in casa, seduta in cucina e i soldi che lo stato versa a Nicoletta per la sua pensione di invalidità sono una cifra a dir poco ridicola in confronto alle spese affrontate dalla famiglia per le cure: la pensione di Nicoletta infatti ammonta a 286 euro mentre le spese affrontate mensilmente per le cure si aggirano intoro ai 600 euro.

“Da anni presentiamo le nostre istanze alla Commissione invalidità all’Usl 9 alla Madonnina”, racconta la sorella della donna che ha deciso di portare avanti una crociata in difesa dei diritti della disabile. “L’ultima richiesta – conclude la sorella di Nicoletta – è stata depositata a gennaio, ma ancora non abbiamo avuto risposte. Ed è comunque paradossale che Nicoletta abbia l’invalidità riconosciuta completamente, ma le venga negato qualsiasi supporto assistenziale”.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.