Attualità Italiana

Scuole occupate in tutta Italia: studenti contro riforme del Governo

Scuole occupate in tutta Italia con manifestazioni nelle piazze. Gli studenti scendono in campo contro le riforme del Governo


Continuano le proteste da parte degli studenti in tutta Italia nei confronti dei provvedimenti attuati dal Governo delle larghe intese. Manifestazioni in piazza con assemble e sollevazioni studentesche che vedono coinvolte diverse scuole occupate da qualche settimana.Secondo quanto riferisce il portale Skuola.net pare che un gruppo di ragazzi da Venezia a Palermo aspirasse verso una vera “guerra”. Nel frattempo le proteste arrivano anche dagli studenti del liceo artistico Boccioni di Napoli che non depongono le armi in seguito allo sfratto della scuola, prossima a divenire un albergo. Gli studenti hanno così deciso di occupare la scuola, scendendo in piazza per manifestare contro una decisione che sembra metter in pericolo la scuola tramite lo sfratto. Ma i studenti non sono d’accordo e vogliono difenderla fino alla fine. Dalla petizione lanciata dagli studenti del Boccioni al fine di salvare la scuola si legge: “Lo sfratto del Boccioni è il simbolo delle logiche del potere e del denaro, degli interessi dei privati e degli imprenditori che vanno contro ai diritti degli studenti, con il diritto dell’uomo all’istruzione, alla formazione e all’arte”. Questo altro non sembra che il “prevalere del business sulla cultura”, parole degli studenti. Tra i motivi delle proteste vi sono i tagli all’istruzione e la carenza di fondi.
Nelle ultime ore sono diverse le scuole che stanno partecipando alle proteste contro il Governo. Gli studenti sono stanchi delle false promesse e di dover pagare gli errori della politica.
A Roma, in particolare, sono una decina le scuole occupate dai giovani che protestano. Tra queste vi è anche il ginnasio Mamiani e lo scientifico Aristotele. Ma le proteste si estendono anche tra gli studenti universitari, come nel caso della facoltà di Architettura dell’università La Sapienza.
Proteste anche nelle scuole del sud Italia. A Palermo, infatti, gli studenti del classico Umberto I e del linguistico Ninni Cassarà hanno occupato gli istituti.



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