News e Cronaca

Caso Roberta Ragusa ultime notizie, una nuova testimonianza a Linea Gialla

Le ultime notizie di Roberta Ragusa da Linea Gialla: il testimone Pasquale Davi e un'altra persone che potrebbe aver visto la mamma di Gello


Pasquale davi sta diventando uno di casa ormai un pò come ai tempi fu per Loris Gozi. Ce lo ritroviamo in tutti i programmi che parlano del caso Roberta Ragusa e lui ripete, condendo ogni volta con ingredienti diversi la sua storia. Nella puntata di Linea Gialla in onda il 26 novembre 2013 Davi torna a parlare di quello che ha visto nel maggio del 2012 a Cannes ma non è tutto. I giornalisti guidati da Salvo Sottile tornano in Francia per parlare con un’altra persone che, a detta di Davi, avrebbe dovuto vedere qualcosa visto che era con lui nel giorno del presunto avvistamento. L’opinione pubblica è spaccata in questo caso, se infatti su Gozi c’erano pochi dubbi e la sua versione sembrava veritiera, in questo caso sembra che la testimonianza non convinca forse, probabilmente, anche per il fatto che nessuno pensa che Roberta sia scappata lasciando i suoi bambini e che per tutto questo tempo non si sia fatta sentire con loro.

Ma torniamo a quello che abbiamo visto nella puntata di Linea Gialla in onda ieri su La7. Salvo Sottile parla di un nuovo testimone. Andiamo in Francia per seguire gli eventi. Si tratta di un collega di Davi. Il ragazzo dice di non ricordarsi del giorno in cui Pasquale avrebbe visto Roberta. Il ragazzo spiega che Davi è una brava persona che segue la tv italiana e che non avrebbe motivi per mentire. Lui però non si può ricordare una cosa che risale a più di un anno e mezzo fa…Anche il nuovo testimone è stato ascoltato da chi indaga sul caso Ragusa ma sembra che non possa essere di nessun aiuto.

Davi aveva fatto notare come nel parcheggio di fronte al ristorante in cui lavora ci siano delle telecamere. Purtroppo però i video che registrano vengono conservati solo per un mese. Impossibile quindi verificare se ci siano o meno delle tracce del passaggio di Roberta.

Tutto come prima quindi: non ci sono prove, non ci sono certezze.

 



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