Attualità Italiana

Il maniaco di Bologna viene fermato in Danimarca da un mandato d’arresto europeo

Il presunto molestatore di Bologna è stato fermato dalla polizia in Danimarca anche se vengono contestati due episodi a sua difesa


Il molestatore seriale di Bologna avrebbe nome e cognome: Robert Cezarin Tivadar, 27 enne, di cittadinanza romena. E’ stato fermato dalla polizia mentre circolava in uno studentato di Conpenhagen.

Ma, soprattutto, ha un volto. La sua immagine è stata ricostruita fedelmente attraverso varie testimonianze. La testimonianza di diverse donne ha consentito di tracciare le linee di un fedele identikit.
Le giovani donne venivano aggredite sempre in strade centrali, nella città di Bologna, di sabato. Sempre in pieno giorno. Erano delle molestie fatte addirittura alla luce del sole. E, il molestatore agiva sempre con lo stesso modus operandi, la solita modalità di azione. Gli uomini della squadra mobile di Bologna, coordinati dal pubblico ministero Laura Sola, erano sulla strada giusta da subito. Gli investigatori si trovavano sulle tracce del ragazzo romeno fin dalle sue prime azioni moleste. Lesioni, tentata violenza sessuale e violenza sessuale vera e propria. Queste sono le accuse, gravi, che pendono sul capo dello studente 27 enne. Nel giro di pochi giorni aveva collezionato una mini serie di molestie sessuali. In breve tempo si era costruito la pessima fama di molestatore seriale. Il suo accento anglosassone lo ha incastrato. Tivadar ha un passato di studente londinese. Si era trasferito a Londra e lì aveva perfezionato il suo inglese. Le ricostruzioni e i riconoscimenti fotografici attraverso identikit hanno fatto il resto. Poi, Il suo numero telefonico lo ha inchiodato. Il suo telefono è stato agganciato nella precisa zona del capoluogo emiliano proprio nelle ore delle aggressioni. E ci sarebbero anche un cappotto e degli stivali ritrovati dalla polizia giudiziaria nell’abitazione bolognese della madre. Proprio quel cappotto e quegli stivali dell’aggressione che sono stati riconosciuti dalle testimoni, sentite in fase di indagine preliminare. Rimane da capire se sia lui il responsabile anche di altre due aggressioni denunciate in quella città, in quegli stessi giorni. Sarà il giudice danese a dovere convalidare l’arresto di Robert dopo l’interrogatorio di garanzia.



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