Economia

Bonus bebè 2014, tutto quello che c’è da sapere

In mancanza del decreto attuativo, il bonus bebè 2014 è attivo a livello regionale in varie forme. Ecco i bonus attivi in Lombardia e Piemonte


Cos’è il bonus bebè per i nuovi nati? E’ attivo anche per il 2014? Chi può chiederlo? E come? Ecco tutte le risposte alle domande più frequenti.

Bonus bebè 2014: nuove risorse dalla legge di Stabilità

Il bonus bebè è un contributo economico concesso alle famiglie per i nuovi nati che la riforma del lavoro Fornero, la legge n. 92 del 2012 aveva sostituto con il voucher per pagare la baby sitter o la retta dell’asilo nido.  La legge di stabilità 2014 dell’ex governo guidato da Enrico Letta ha ristanziato le risorse, 22 milioni di euro, per l’erogazione del bonus bebè anche per quest’anno.

Bonus bebè: il prestito di5mila euro per nuovi nati

Il bonus bebè consiste nella possibilità di avere un prestito a tasso agevolato di importo massimo di 5 mila euro, da restituire in massimo 5 anni, che possono richiedere i genitori per i figli nati nel periodo di tempo compreso tra il 2012 e il 2014 o per figli adottati. Il bonus può essere richiesto entro il 30 giugno successivo alla nascita. Sono le banche aderenti al bonus che erogano il prestito a tasso agevolato. Recandosi in uno degli istituti di credito aderenti  si deve  compilare il modulo di richiesta e sperare nella concessione del prestito da parte della banca.

Bonus bebè 2014: manca il decreto del Governo

Tuttavia ad oggi manca il decreto attuativo del bonus bebè 2014 da parte del Governo che deve fissare le regole sul funzionamento dell’agevolazione e pertanto non è stata ancora resa nota la lista degli istituti di credito aderenti a questa iniziativa che ha avuto molto successo negli anni passati per il sostegno ai genitori.

Bonus bebè in Piemonte e Lombardia

In mancanza del decreto ad hoc, alcune regioni si sono comunque mosse per attuare il bonus in altre modalità. In Piemonte ad esempio è attivo un voucher per l’acquisto di  prodotti alimentari e per l’igiene dei neonati dal valore di 250 euro, da richiedere entro il 30 agosto 2014. O ancora in Lombardia sono stati attuati il “Fondo Nasko” e il “Fondo Cresco”, il primo rivolto alle future mamme che rinunciano all’interruzione volontaria della gravidanza, con un contributo economico di 3mila euro. Il secondo, il “Fondo Cresco” invece si sostanzia in un contributo mensile di circa 75 euro per l’acquisto di prodotti alimentari. Tutte le informazioni sono disponibile , insieme ai requisiti che devono essere posseduti per fare le richieste, sui siti istituzionali delle regioni.



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