Attualità Italiana

Scoperta la zona segreta di Ostia Antica: più estesa di Pompei

E' stata recentemente scoperta la zona segreta di Ostia Antica. Risulta più grande ed estesa di Pompei


È stata scoperta una parte di Ostia Antica fino a oggi segreta. Questa zona risulta più estesa addirittura di Pompei. Si sono svolte recentemente delle indagini archeologiche che svelano ciò che nessuno si aspettava, ovvero che l’area è molto più grande di quanto ci si potesse aspettare. La Soprintendenza archeologica di Roma parla di una scoperta eccezionale. Si pensava che nel I secolo a.C. (avanti Cristo), il Tevere chiudesse la città a nord, ma in realtà la divideva in due parti. Sono stati rinvenuti alcuni reperti di inestimabile valore storico: torri, magazzini, mura di cinta e tracciati stradali. Dunque questa scoperta riguardante la zona segreta di Ostia Antica ha riportato un notevole interesse nei confronti della rivale di Pompei, che oggi ha trovato nuova vita. La zona, ora emersa per intero, va oltre le sponde del Tevere e arriva fino a Isola Sacra, ovvero la zona settentrionale del fiume. Una scoperta archeologica definita eccezionale. L’indagine è partita nel 2007. A pochi passi dall’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, una squadra composta da archeologi italiani e inglesi ha intrapreso indagini geofisiche nell’area estesa fra gli antichi scali marittimi di Portus e Ostia. Hanno collaborato insieme Angelo Pellegrino e Paola Germoni, della soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, e Simon Keay della University of Southampton-British school at roma e Martin Millett della university of Cambridge, che hanno diretto il gruppo formato da archeologi e geofisici del Portus project. I risultati della ricerca sono stati presentati oggi a palazzo Massimo (vicino la stazione Termini, Roma) dalla soprintendente ai beni archeologici di roma, Mariarosaria Barbera. Dunque, Ostia Antica assapora una nuova vita dopo la scoperta della sua zona segreta. Più vasta ed estesa addirittura di Pompei, si spera che chi si occuperà di mantenere questo nuovo luogo sia più lungimirante di chi si è occupato della gestione di Pompei.



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