Identificato cadavere carbonizzato a Montecorvino Rovella: è Romano Di Francesco
E' stato identificato dai Carabinieri il corpo ritrovato vicino a Montecorvino Rovella in provincia di Salerno. La vittima sarebbe stata uccisa dai due figli
Ha un nome il cadavere ritovato tra Occiano di Montecorvino Rovella (Salerno). I Carabinieri sono riusciti a identificare il cadavere della persona ritrovata e hanno fermato due suoi figli per concorso in omicidio, occultamento e distruzione di cadavere. L’uomo è Romano Di Francesco, pregiudicato di Montecorvino Pugliano. L’uomo è stato massacrato di botte fino alla morte per poi essere trasportato nel luogo dove è stato bruciato: sarebbe questa la dinamica emersa dopo i vari test sui resti del cadavere dell’uomo. L’esame effettuato nell’ospedale di Vallo della Lucania ha rivelato sui resti dell’uomo non ancora identificato numerose fratture al torace e alla base cranica.
Secondo la pista che è stata seguita dai Carabinieri, l’uomo sarebbe arrivato già morto sul posto. I suoi assassini infatti lo avrebbero portato lì solo per bruciare il suo corpo. Al collo, ai polsi e alle caviglie, sono stati trovati dei fili elettrici. Il volto sfigurato era stato incappucciato con una busta di cellophane, il corpo era avvolto in un sacco molto capiente del tipo usato per l’immondizia. Sino alla tarda serata di ieri i carabinieri hanno ascoltato i proprietari dei terreni del luogo dei ritrovamento, pastori e frequentatori della zona, senza riuscire però a raccogliere elementi utili per chiarire il giallo.
I fermi sono scattati nel cuore della notte, intorno alle 3. A eseguirli nei riguardi della figlia, 44 anni, e del figlio, 42 anni, di Di Francesco, che aveva 69 anni, sono stati i Carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Salerno.
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