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Caso Guerrina Piscaglia: i testimoni parlano a Chi l’ha visto

A Chi l'ha visto si torna a parlare della scomparsa di Guerrina Piscaglia: dopo mesi l'unico indagato resta il frate Gratien Alabi. Ecco le testimonianze in trasmissione


Chi l’ha visto torna ad occuparsi del caso di Guerrina Piscaglia, la 50enne scomparsa il primo maggio scorso. La squadra di giornalisti guidata da Federica Sciarelli ha riassunto per il pubblico gli ultimi sviluppi delle indagini raccogliendo la testimonianza di alcune persone di Ca’ Raffaello, la frazione del comune di Badia Tedalda (Arezzo) da dove la donna è sparita ormai da alcuni mesi. Unico indagato al momento è e resta Padre Gratien Alabi, il frate congolese che aveva instaurato, a detta dei compaesani, un rapporto molto confidenziale con la donna.

GUERRINA PISCAGLIA: IL FRATE INDAGATO

Quest’ultima aveva evidentemente trovato nella fede, e nel frate, conforto a seguito delle sue difficili vicende personali. Guerrina infatti era madre di un figlio, Lorenzo, nato con gravi disabilità. Tuttavia il rapporto tra i due era da molti considerato strano: gli abitanti di Badia Tedalda raccontano che Guerrina aveva iniziato a curare di più il suo aspetto fisico e a truccarsi quando doveva incontrare il frate congolese. Il sospetto è che tra i due ci fosse una storia.

In particolare l’ex postino del paese ha raccontato di aver visto la donna aspettare qualcuno in un sentiero nascosto nei pressi della canonica proprio il primo maggio scorso. Stava aspettando il suo assassino? Gli inquirenti hanno cercato, anche alla luce di queste testimonianze, di ricostruire il percorso della vittima, che sembra coincidere con quello di Frate Gratien. Dunque il primo maggio hanno percorso insieme la stessa strada? E se il frate stesse coprendo la sua fuga?

La posizione del frate peraltro potrebbe aggravarsi dopo il ritrovamento di alcune tracce biologiche compatibili con sangue umano nella canonica del paese. Il capo di accusa potrebbe passare da sequestro di persona ad omicidio e occultamento di cadavere. Finora il frate indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere negli interrogatori.

LE TRACCE BIOLOGICHE IN CANONICA: E’ IL SANGUE DI GUERRINA?



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