Concorso scuola ultime notizie: più posti per il sud Italia
Il Maxi Concorsone prevede più del 50% delle cattedre al Sud Italia: ma è già polemica.
Un tempo erano i lavoratori meridionali a “migrare” al nord in cerca di fortuna e lavoro. Adesso potrebbe verificarsi il contrario, ovvero che ci si armi di valigia, libri e registro di classe e si prenda un treno per il sud. Perché il ministro Profumo, con il maxi concorso della scuola, ha deciso di mettere in palio la maggior parte dei posti per insegnanti al sud Italia. Vediamo qualche dato per capire meglio la situazione. Degli 11.542 posti a disposizione, ben 6.550 sono destinati alle otto regioni meridionali. Giusto per chiarire il concetto, fanno parte di queste le seguenti regioni italiane: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna. Dunque vi è, al sud, il 56,7 per cento delle possibilità di trovare un posto come insegnanti. Una consistente fetta dei posti messi in palio dal bando saranno invece appannaggio delle 4 regioni dell’Italia centrale: Toscana, Lazio, Umbria e Marche. Queste regioni si contenderanno circa il 20,4% dei posti disponibili. Al nord rimarranno solo 2.635 posti da coprire. Si cerca quindi di ovviare al problema dell’emigrazione verso il nord Italia creando più opportunità al sud. Ma, come sempre, la coperta è corta e per mille persone che si accontentano centomila sono scontente. L’ultima notizia del concorsone della scuola non è infatti andata giù per niente alla Lega Nord, che ha già detto la sua: “Gli insegnanti – spiega il senatore Mario Pittoni – si chiedono: per chi viene bandito questo concorso? Non certo per i giovani neolaureati sprovvisti di abilitazione. E pure gli abilitati si contenderanno nell’arco di due anni una cattedra su una disponibilità complessiva di soli 12 mila posti. Ha senso tutto questo? Prima di bandire nuovi concorso in base a vecchi schemi sarebbe stato meglio rivedere il sistema di reclutamento per favorire davvero i giovani e i meritevoli”.
Voi cosa ne pensate della scelta del ministro Profumo?
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