Attualità Italiana

Reggio Calabria: il comune è sciolto per contiguità con la ‘ndrangheta

Il ministro Annamaria Cancellieri spiega il motivo dello scioglimento del comune di Reggio Calabria: ecco le ultime notizie.


Il comune di Reggio Calabria è sciolto per contiguità con la ‘ndrangheta. A dare l’annuncio è stato il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, su decisione del consiglio dei ministri. La Cancellieri ha spiegato che sono diverse le vicende che hanno portato allo scioglimento del comune di Reggio Calabria, tra queste «diversi episodi che toccano gli amministratori o atti che non sono stati posti in essere, come i controlli preventivi per gli appalti, la gestione dei beni confiscati alla mafia, la gestione dei mercati e delle case popolari. È stato un lavoro molto intenso e molto impegnativo frutto di una decisione ponderata e sofferta», ha fatto sapere la Cancellieri. Decisione che è stata presa dopo aver letto migliaia di pagine di relazioni sulla situazione del Comune. Ecco le ultime notizie.Secondo le ultime notizie il comune di Reggio Calabria, sciolto ieri, sarà guidato per i prossimi 18 mesi – quindi un anno e mezzo – da tre commissari. A dirlo è sempre il ministro Annamaria Cancellieri che ha sottolineato che la decisione dello scioglimento dell’attuale comune è stata maturata con «consenso unanime in Cdm». I tre commissari che guideranno temporaneamente e per i prossimi 18 mesi il comune di Reggio Calabria sono il prefetto di Crotone Vincenzo Panico – «un prefetto giovane, capace di incidere fortemente e lavorare con serenità», come ha detto il ministro dell’Interno – il viceprefetto Giuseppe Castaldo e il dirigente dei servizi ispettivi di finanza della Ragioneria dello Stato Dante Piazza. Il comune è stato sciolto per «contiguità e non per infiltrazioni» mafiose, come ha fatto sapere ancora il ministro Cancellieri nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi, ed ha sottolineato che lo scioglimento riguarda «solo questa amministrazione, non quella precedente. Ci sono contiguità, non infiltrazioni, con certi ambienti», ha tenuto a precisare il ministro e infine, riguardo all’esonero dalla decisione della precedente amministrazione, fa sapere:  «la commissione si è insediata all’inizio dell’anno, quando era già vigente questa amministrazione».

 

 



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