Attualità Italiana

Melania Rea ultime notizie: chiesto l’ergastolo per Parolisi

Novità sul caso di Melania Rea, la giovane donna di soli 29 anni di Somma Vesuviana, trovata morta nel bosco di Ripe di Civitella, in Abruzzo. Come sappiamo, dal momento del ritrovamento del suo cadavere, l’unico indagato per omicidio colposo è il marito di Melania, Salvatore Parolisi, che sarà processato con il rito abbreviato. Il […]


Novità sul caso di Melania Rea, la giovane donna di soli 29 anni di Somma Vesuviana, trovata morta nel bosco di Ripe di Civitella, in Abruzzo. Come sappiamo, dal momento del ritrovamento del suo cadavere, l’unico indagato per omicidio colposo è il marito di Melania, Salvatore Parolisi, che sarà processato con il rito abbreviato. Il processo a Parolisi è iniziato da diverso tempo e adesso l’ex militare rischia l’ergastolo, nonostante continua a dirsi estraneo ai fatti e non ha mai ammesso di aver ucciso la giovane moglie. I pm hanno chiesto l’ergastolo ieri, nel corso dell’ennesima udienza, nei confronti del marito di Melania Rea. Vediamo insieme quali sono le ultime notzie che arrivano dal Tribunale di Teramo.La pubblica accusa ha richiesto l’ergastolo: è questa la notizia di oggi. I pm Davide Rosati e Greta Aloisi hanno chiesto che Parolisi venga condannato senza nessuna attenuante. Il verdetto definitivo potrebbe arrivare già entro la prossima settimana. L’udienza di stamattina si era aperta con la requisitoria dell’accusa nel processo che si sta celebrando a Teramo con il rito abbreviato. Ieri è stato il giorno delle requistorie, e ai giornalisti è tornato a parlare anche il padre della 29enne massacrata di coltellate nel bosco di Ripe di Civitella.  «Dalle requisitorie non mi aspetto molto di più di quello che già so: la famiglia Rea la verità la conosce e si è fatta le sue convinzioni», così ha detto il padre della giovane che ieri è apparso molto sereno prima di entrare nell’aula del Tribunale di Teramo. «Quello che conta è che nostra figlia non c’è più, io mi aspetto solo che la giustizia faccia il suo corso, ma – ha ripetuto l’uomo – le mie convinzioni non me le tocca nessuno. Quindi, viva la giustizia, viva la magistratura, viva l’ Italia».

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