Attualità Italiana

Il papà di Maria Luisa Fassi: l’assassino non si può perdonare

Le ultime notizie sulla morte di Maria Luisa Fassi: suo papà scrive una lettera, non potrà perdonare l'assassino di sua figlia


Non ci sono parole capaci di esprimere i miei sentimenti o di dare un senso a questa tremenda tragedia” sono queste le prime parole di una lettera a cuore aperto scritta dal padre di Maria Luisa Fassi e pubblicata da La Stampa. Il papà dela tabaccaia uccisa con più di 40 coltellate, il giorno dopo il funerale di sua figlia vuole parlare di quello che sta accadendo ed esprimere i suoi sentimenti. Una cosa ci tiene a precisarla: non potrà, almeno per ora, perdonare la persona che ha ucciso sua figlia.

Parole di grande fede quelle del padre di Maria Luisa che proprio come sua figlia crede molto e: “Al Signore, nel continuare a scolpire il nostro monumento famigliare composto da fiori di bianco marmo, gli è sfuggito un colpo di scalpello, staccandone una parte, Maria Luisa. È successo a innumerevoli opere d’arte. Ma non è colpa di Dio.Ora è una stella in cielo, affiancata dagli Angeli. Vaga con loro senza allontanarsi troppo dai noi, che l’adoriamo. La sentiamo vicinissima. Ci seguirà tutti, ci veglierà, ci proteggerà.” Bellissime parole difficile da immaginare se si considera che l’uomo ha perso sua figlia senza un perchè.

MARIA LUISA HA FATTO IL NOME DEL SUO ASSASSINO PRIMA DI MORIRE?

Il signor Fassi ricorda come sua figlia abbia sempre lottato per tutto e abbia costruito anche una famiglia speciale, unica. Ringrazia tutte le persone che sono state presenti in questi bruttissimi giorni e spera che il nome dell’assassino di sua figlia venga presto reso noto dalle forze dell’ordine che lavorano senza sosta andando a caccia del colpevole.

Le parole finali della lettera: “In tutte le famiglie, per migliaia di motivi, si subiscono i decessi dei propri cari. Ma la nostra Migia è una “martire” vittima di una tortura imperdonabile. Pazzia, droga, vendetta o qualunque sia il motivo di una tale efferatezza, per ora non posso perdonare.” 



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