Attualità Italiana

Maria Luisa, la tabaccaia uccisa ad Asti: aveva prestato dei soldi al suo assassino?

Il funerale di Maria Luisa Fassi tra il dolore dei suoi familiari. E' ancora caccia al killer, la donna potrebbe aver detto il suo nome prima di morire


Una crudeltà che non è di chi non ti conosce. Più di 40 coltellate, tanta forza contro Maria Luisa Fassi la tabaccaia uccisa sabato mattina ad Asti. Oggi i funerali, tantissimi i presenti dentro e davanti la chiesa. Le indagini vanno avanti mentre i familiari chiedono rispetto e discrezione. Le ultime notizie però fanno pensare che una svolta sia vicina: Maria Luisa potrebbe aver fatto il nome del suo assassino prima di morire? E’ questa la principale novità che arriva dopo giorni di indagine. Chi ha trovato Maria Luisa racconta che la donna non era ancora morta e forse, i sanitari del 118 hanno ascoltato le sue ultime parole. Negli attimi prima di morire, Maria Luisa potrebbe aver detto il nome della persona che l’ha uccisa, una persona che lei conosceva quindi. Si pensa che la signora, generosa come era, possa aver fatto un prestito a qualcuno, dato dei soldi e magari la persona che si è recata al mattino del suo negozio pretendeva ancora soldi. Non si va in giro con un coltello di 15 centimetri in borsa. Forse è stato un atto premeditato anche se tutte le piste sono ancora al vaglio degli inquirenti.

Dure le parole di Don Gallo durante l’omelia di oggi per il funerale di Maria Luisa: “E’ stupido accanirsi contro gli uomini delle istituzioni e delle forze dell’ordine – ha sottolineato – non spetta a loro educare i vostri figli. È ora che ci si metta tutti in discussione, anziché trovare un capro espiatorio. Anche la Chiesa ha le sue responsabilità.”

Tanti ricordi di gioia da parte di chi la conosceva e Don Gallo ha invitato tutti a non fare ipotesi che possano minare il ricordo della donna. Non aveva nulla da nascondere, era una donna come poche. Suo marito, per ricordarla, ha deciso di andare a dire il rosario come lei faceva tutti i pomeriggio. Ed è sicuro che la donna ha giù perdonato il suo assassino. A tal proposito Don Gallo ha detto rivolgendosi ai presenti, con la speranza che l’uomo o la donna che ha commesso il gesto trovi il modo di confessare il crimine: “Lo invito a liberarsi dall’inferno in cui si è infilato e di costituirsi. Altrimenti è come se ammazzasse anche se stesso”. 

A proposito delle ultime notizie sulle indagini invece, ci si chiede come mai se Maria Luisa ha fatto il nome del suo assassino non sia stato ancora fermato. Potrebbe essere una questione di ore, il tempo di effettuare dei rilievi incrociati che possano dimostrare la presenza della persona nell’edicola della donna.



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