Ultime notizie Mutui: la casa in mano alle banche se non si pagano le 18 rate

le ultime notizie sui mutui casa: Arriva direttamente dal governo l'ok della clausola di legge per gli immobili; chi non paga le rate del mutuo non avrà più il diritto di proprietà


Dopo tante polemiche sulla situazione del decreto sui mutui casa, ecco che arriva la modifica con una clausola. Infatti la clausola di inadempimento sarà facoltativa e la casa potrà essere venduta dalla banca solo dopo 18 rate non pagate, non più 7 come era stato stabilito in precedenza. Le ultime notizie in tema mutui quindi tranquillizzano gli italiani che nelle ultime ore avevano invece vissuto momenti di grande preoccupazione. La casa in mano alle banche dopo 18 rate non pagate: è questo quello che prevede la nuova formula del decreto legislativo, con le modifiche della commissione Finanze di Montecitorio. La scelta delle 18 rate, spiega il relatore alla Camera Giovanni Sanga, “è stata fatta in base alla normativa già esistente, che prevede appunto la possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate sul mutuo prima casa“. Inoltre la clausola sarà facoltativa e non si applica ai contratti in essere.

ULTIME NOTIZIE MUTUI CASA– Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta: in caso di morosità di almeno 18 mesi la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore; viene confermato il divieto al “patto commissorio” e disciplinato per legge il “patto marciano”.

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Ossia la banca può trattenere dalla vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al consumatore l’eventuale eccedenza. In ogni caso il trasferimento del bene immobile alla banca comporta l’estinzione del debito anche se il valore dell’immobile è inferiore a quello del debito residuo. Si evita la procedura giudiziaria. Inoltre il perito viene nominato dal tribunale; il consumatore deve essere assistito da un esperto di sua fiducia e su tutta la procedura vigilerà la Banca d’Italia. Il parere sarà dato martedì prossimo dalle commissioni parlamentari, sottolinea Rosato. Questa è la proposta che sarà “recepita in pieno dal governo e che verrà fuori nel decreto legislativo”, spiega ricordando che formalmente i pareri delle commissioni sui decreti legislativi non sono vincolanti per l’esecutivo. Questo quanto stabilito dal Pd e c’è già l’ok del governo.



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