Attualità Italiana

Il marito di Alessandra Appiano la ricorda con una lettera: in 50 giorni la sua vita è stata distrutta

Il marito di Alessandra Appiano la ricorda con una lettera: in 50 giorni la sua vita è stata distrutta. Il racconto degli ultimi drammatici giorni che hanno segnato per sempre le loro esistenze


Ha deciso di scrivere una lettera Nanni del Becchi, il marito di Alessandra Appiano. Una lettera pubblicata dal Fatto Quotidiano per provare a raccontare chi era la sua Alessandra e come la sua vita sia cambiata nel giro di 50 giorni passati a cercare il miglior specialista che potesse curare il suo male. Tante le cose dette e scritte in questi giorni anche da chi la conosceva, o forse pensava di conoscere questa donna ma che, secondo il marito, poco sapeva di quello che succedeva nella vita di una donna che era la luce. 

LA LETTERA DEL MARITO DI ALESSANDRA APPIANO AL FATTO QUOTIDIANO: ECCO CHI ERA DAVVERO SUA MOGLIE

Inizia così la lunga lettera che il marito di Alessandra ha deciso di pubblicare sul Fatto Quotidiano. Scrive una lettera perchè vuole raccontare chi era Alessandra, non ha gradito le parole di molti e adesso vuole raccontare la donna che ha fatto parte della sua vita per 25 anni. Gli ultimi purtroppo, vissuti in compagnia di un brutto male. Ma loro lo sapevano erano coscienti di tutto questo, tanto da rivolgersi a una clinica. I medici gliene avevano parlato come di una eccellenza, non italiana, ma persino europea e loro si sono fidati. 

Computer delle mie ridicole brame, dammi una mano. Prova tu a dire qualcosa, io non ce la faccio. Prova tu a dire cosa accade quando si perde la compagna con cui si sono condivisi 25 anni “vivendo come due ragazzi”, quando si è costruito un sodalizio di anime disperatamente allegro, in fuga dalle convenzioni, con il culto del “miracolo dell’amicizia”, fatto di progetti, avventure, liti, giochi, canzoncine inventate mentre andavamo al mare, lessico famigliare senza famiglia. Dimmi tu cosa succede quando tutto è raso al suolo in sette settimane per opera di una malattia mentale feroce, rapace, subitanea e violenta, un male che come un lampionaio spegne una per una le luci della persona che ogni giorno ti ha illuminato la vita.

E continua:

Eravamo certi che tutto si sarebbe risolto. Come immaginare che una simile forza della natura non si sarebbe risollevata, così come era accaduto ai tanti amici che in un modo o nell’altro avevano sperimentato la depressione? Invece quel ricovero si è rivelato l’ultimo passaggio di uno spietato destino di morte, la prova – non il sospetto – che la vita è davvero capace di tutto

Purtroppo Alessandra non ce l’ha fatta e a dieci giorni da quella drammatica domenica, suo marito vuole fare chiarezza perchè è stato scritto e detto di tutto, ma pochi sapevano quello che la donna stava davvero affrontando. Il marito di Alessandra parla di idiozie dette da chi non conosceva la donna, parla di tanta ignoranza e parla di racconti che non descrivevano sua moglie. 

È stata la donna più attenta alla propria salute che abbia mai conosciuto – fin troppo, faticavo a farle bere un bicchiere – dedita alla propria cura e al proprio aspetto, il primo gesto del mattino era salire sulla bilancia che invece il sottoscritto fugge come la peste, portatrice di un’immagine pubblica garbata ed elegante nell’èra del vince chi urla di più, di una bellezza quasi soprannaturale per i suoi 59 anni senza il minimo ritocco estetico, sul perenne sentiero di guerra verso lo stile di vita di un marito trascurato nell’alimentazione e sgarrupato nell’aspetto …

Poi la fuga da quella clinica che doveva proteggerla e che invece non lo ha fatto. Adesso una sola speranza: che tutti ricordino Alessandra come quella che era, una donna buona. Queste le speranze di Nanni del Becchi che ha deciso di ricordare al mondo intero chi era la sua Alessandra Appiano. 



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