Attualità Italiana

Palermo, omicidio Francesco Manzella: arrestato un cliente del pusher

E' stato arrestato Pietro Seggio, nell'ambito delle indagini per l'omicidio di Francesco Manzella. Il pusher è stato ucciso per un debito

omicidio francesco manzella


Palermo, svolta nel caso dell’omicidio di Francesco Manzella: è stato arrestato un cliente del pusher, colpevole di averlo ucciso con un colpo alla testa nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 marzo 2019. A finire in manette è Pietro Seggio, 42 anni, gestore di una pizzeria molto conosciuta e incensurato. Ad eseguire l’arresto sono stati gli agenti della squadra mobile. A disporre un provvedimento di fermo sOno stati il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Giovanni Antoci. L’accusa che pende sul cliente del pusher Francesco Manzella è di omicidio. Il movente sarebbe da ricercare in un debito che l’assassino aveva nei confronti della vittima. Lo spacciatore avrebbe chiesto con insistenza la restituzione del denaro dovuto e questo avrebbe portato Seggio a decidere di ucciderlo.

PALERMO, SVOLTA NELL’OMICIDIO DI FRANCESCO MANZELLA: L’ASSASSINO POTREBBE ESSERE UN CLIENTE DEL PUSHER, PIETRO SEGGIO

Le indagini sull’omicidio di Francesco Manzella, assassinato nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 marzo 2019, hanno condotto all’arresto di Pietro Seggio, gestore di una nota pizzeria. Secondo quanto emerso, Manzella avrebbe chiesto con insistenza a Seggio la restituzione di alcuni soldi, per un debito che l’uomo aveva nei suoi confronti. Si ipotizza che possa trattarsi dell’acquisto di alcune dosi di droga. L’ultimo incontro tra i due sarebbe dunque sfociato nell’omicidio dello spacciatore.

LA DINAMICA DELL’OMICIDIO: L’APPUNTAMENTO E IL COLPO DI ARMA DA FUOCO ALLA NUCA

In una strada laterale della Palermo-Sciacca, Seggio avrebbe aperto il fuoco contro Manzella, uccidendolo con un colpo alla testa. Il tutto è avvenuto nelle vicinanze del carcere di Pagliarelli. La vittima, una volta giunta sul luogo dell’appuntamento, ha aperto la portiera della sua automobile. Dopodiché l’assassino gli avrebbe sparato non lasciandogli scampo. Gli agenti giunti sul luogo del delitto hanno trovato Manzella con una gamba fuori dalla sua vettura, una Wolksewagen Polo.

IL CASO RISOLTO IN SOLI DODICI GIORNI, LE PAROLE DEL CAPO DELLA SQUADRA MOBILE: SMONTATO L’ALIBI DELL’INDIZIATO

Ed ora arriva la svolta in questo caso con l’arresto di Pietro Seggio, accusato di questo omicidio. In soli dodici giorni si è giunti ad individuare chi ha aperto il fuoco contro la vittima. Il capo della squadra mobile ha dichiarato di aver “lavorato intensamente” con il suo team, al fine di “ricostruire le ultime giornate della vittima” e di chi aveva “avuto contatti con lui“. Dopodiché il cerchio si è stretto intorno a Pietro Seggio, smontando il falso alibi che aveva fornito alle forze dell’ordine. Dunque si è arrivati all’arresto dell’uomo con la terribile accusa di omicidio.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.