Attualità Italiana

La fase 2 in 4 date per la ripartenza: l’Italia si prepara a riaprire

La fase 2 in 4 date per la ripartenza: l'Italia si prepara a riaprire. Ecco le ultime notizie

Come e quando torneremo alla vita che abbia una parvenza di normalità? Il premier Giuseppe Conte ha promesso che entro questo fine settimana ci avrebbe illuminato circa quelle che sarebbe state le date e le modalità per le riaperture nella fase 2. Tutto sarà graduale, è la sola cosa che al momento sembra essere chiara e certa. Ma l’avvicinarsi del discorso di Conte agli italiani, e probabilmente la pubblicazione di un nuovo decreto, ha fatto si che nelle ultime ore circolassero diverse ipotesi e idee. Che non sono ufficiali, lo ribadiamo, ma che ipotizzano come il nostro paese dovrebbe prepararsi alla fase 2.

Potrebbero esserci 4 date ben precise, 4 diversi lunedì per dare il via, nel mese di maggio, alla parziale ripartenza di alcune attività economiche del nostro paese. Ci sarebbe quindi una sorta di calendario per “riaccendere” l’Italia, se così possiamo dire.

LA FASE 2 IN QUATTRO DATE PER LA RIAPERTURA: ECCO IL CALENDARIO

Secondo alcune indiscrezioni, si inizierebbe prima del 4 maggio. La prima data utile per delle riaperture sarebbe quella del 27 aprile. Ma ribadiamo il concetto: si tratta di ipotesi che solo nelle prossime ore potrebbe essere confermate o smentire dal Governo.

Le quattro tappe sarebbero queste:

  • 27 aprile riapertura delle fabbriche di macchine agricole
  • 4 maggio riapertura di cantieri, manifatturiero e Lotto
  • 11 maggio negozi di abbigliamento e calzature, forse anche parrucchieri, barbieri, estetiste
  • 18 maggio bar e ristoranti

Le riaperture non significano un ritorno alla normalità, ce lo sentiamo dire ormai da mesi. Prendiamo ad esempio il caso dei negozi di abbigliamento. Non solo si potrà entrare uno o due per volta ma si dice, sempre nelle indiscrezioni circolate in queste ore, che non si potrà toccare la merce. A questo punto ci chiediamo: se non si può toccare non si può neanche provare ( e non si potrà neppure portare a casa l’abito per poi riportarlo qualora non dovesse andare bene). Ma allora perchè si dovrebbe andare in un negozio e non comprare on line dove resta invece possibile effettare senza nessun problema il reso?

Insomma tante cose devono essere messe nero su bianco per capire cosa si potrà o non si potrà fare. Resterà chiaramente obbligatorio l’uso di mascherine, soprattutto quando si andrà in bar e ristoranti, ambienti magari piccoli. Distanziamento sociale e come ripetiamo ormai da mesi, massima attenzione nella pulizia delle mani.

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